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ANCONA - Le aritmie trattate con la tecnica ’Affera’, una vera e propria rivoluzione.
La Clinica di Cardiologia e Aritmologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche – diretta dal prof. Antonio Dello Russo – ha eseguito la prima procedura di ablazione trans-catetere di aritmie complesse come la Fibrillazione atriale e la Tachicardia ventricolare con il rivoluzionario sistema di Mappatura e Ablazione ’Affera’.
Il sistema, recentemente approvato con il marchio CE, è progettato per migliorare la sicurezza e l’efficacia del trattamento delle aritmie cardiache in quanto prevede contemporaneamente l’utilizzo di due fonti di energia innovative, la radiofrequenza e l’elettroporazione:
“Grazie a questa tecnologia siamo in grado di tagliare di due terzi la durata di un intervento, da 180 a 60 minuti, ciò abbassa i tempi d’intervento per il paziente e per l’equipe al lavoro _ spiega Dello Russo _. In pochi giorni abbiamo effettuato già una decina di interventi con questa strategia innovativa che puntiamo a rendere strutturale. La nuova frontiera porta altri benefici, tra cui la sicurezza, la minor invasività e ovviamente l’efficacia”.

L’ Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche è tra i primi tre centri ospedalieri italiani e primo ospedale pubblico in Italia ad eseguire l’ablazione con il Sistema di Mappatura e Ablazione “Affera”; una metodica rivoluzionaria e sicura che esegue simultaneamente le procedure di diagnosi e trattamento.
"Questo è un momento storico per la Aritmologia ed Elettrofisiologia Italiana”, ha dichiarato il Prof. Antonio Dello Russo Direttore della Clinica di Cardiologia e Aritmologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche.
"Il Sistema Dual Energy offre un vantaggio senza precedenti nella mappatura e nell’ablazione, migliorando significativamente la sicurezza e l’efficacia delle ablazioni per i pazienti affetti da fibrillazione atriale e aritmie ventricolari. Inoltre per la nostra Università rappresenta un’opportunità unica nel campo della ricerca scientifica. Siamo orgogliosi di offrire questa opzione di trattamento innovativa ai nostri pazienti per trattare le loro aritmie atriali e ventricolari. Questi primi casi rappresentano il nostro impegno a fornire avanzamenti terapeutici rivoluzionari per i nostri medici e pazienti, poiché consente maggiore flessibilità durante una procedura di ablazione”.
Un plauso arriva dal mondo dell’università: “La ricerca scientifica è un fattore fondamentale per l’innovazione in sanità, perché permette di sviluppare nuovi percorsi terapeutici, migliorare la vita dei pazienti e ridurre i rischi – afferma il Prof. Gian Luca Gregori, Magnifico Rettore dell’Università Politecnica delle Marche – diventa quindi fondamentale un approccio transdisciplinare per affrontare le sfide di oggi e contribuire al miglioramento della qualità delle cure per tutti”.
La fibrillazione atriale (Af) è una condizione che colpisce più di 60 milioni di pazienti a livello globale e la forma persistente si verifica quando i sintomi durano per più di sette giorni e non si corregge da sola.
Quella parossistica si manifesta in un arco di tempo che va da pochi secondi a giorni, per poi fermarsi da sola. Senza un intervento precoce può progredire, essere associata a un tasso più elevato di ricoveri cardiovascolari, ricoveri per insufficienza cardiaca, una ridotta qualità della vita e anche mortalità. Ci sono tre metodi comuni per trattare la Fibrillazione Atriale: farmaci, cardioversione o una procedura di ablazione con catetere. Il trattamento con il Catetere Sphere-9 ha fornito l’85% di libertà dalla recidiva delle aritmie atriali a un anno nei pazienti che hanno ricevuto l’onda PULSE3 - l’onda di campo pulsato ottimizzata e commerciale del Sistema Affera. In tutti i pazienti con Fibrillazione Atriale parossistica e persistente che hanno subito un’ablazione, il 78% di entrambe le coorti è rimasto libero da tutte le aritmie atriali alla conclusione dello studio.
Molto soddisfatto il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche - dr Armando Marco Gozzini che sottolinea: “L’introduzione di tecnologie avanzate come il Sistema di Mappatura e Ablazione ’Affera’ rappresenta un passo avanti significativo nel migliorare i risultati clinici per i pazienti affetti da questa condizione. La nostra Azienda si conferma all’avanguardia per la cura dei pazienti con patologie cardiologiche ed è sempre tesa alla ricerca di innovazioni tecnologiche utili all’efficacia delle cure. Oggi, più che mai, ribadisco le parole che ho pronunciato in occasione del ritiro del premio come Miglior ospedale pubblico d’Italia: ringrazio tutto il personale il cui impegno costante si è rivelato cruciale per offrire cure di alta qualità centrate sul miglior esito delle cure per i nostri pazienti”.

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