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E’ stato presentato nel teatro Comunale di Loro Piceno il progetto “Val di Fiastra, paesaggi e civiltà del fare”  dei comuni marchigiani di Loro Piceno, Sant’Angelo in Pontano e Ripe San Ginesio, finanziato con il bando regionale “Borgo Accogliente”. La presentazione nel comune capofila, alla presenza del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli e dei sindaci dei tre Comuni: Robertino Paoloni di Loro Piceno, Vanda Broglia di Sant’Angelo in Pontano e Paolo Teodori di Ripe San Ginesio, con la partecipazione del consorzio Marchingegno, ideatore del progetto e di Paola Marchegiani, dirigente del Settore Turismo regione Marche. Il progetto, da realizzare in 18 mesi, nasce con l’obiettivo di trasformare i borghi di Loro Piceno, Ripe San Ginesio e Sant’Angelo in Pontano in un’unica destinazione turistica integrata, puntando su esperienze legate all’artigianato, all’enogastronomia, al benessere e al turismo sportivo. Finanziato con 1 milione di euro dalla Regione Marche, con un cofinanziamento per oltre 937 mila euro da comuni e privati, per un investimento totale di quasi 2 milioni di euro, prevede interventi diffusi per migliorare la ricettività, riqualificare spazi pubblici e promuovere il patrimonio culturale. Accanto agli investimenti pubblici, sono stati finanziati 14 progetti privati che vanno dal turismo rurale alla mobilità sostenibile. Un progetto che fa parte di uno stanziamento più ampio per ridare vita ai Comuni marchigiani con la strategia regionale per i borghi, che si avvale del nuovo logo “Marche Regione dei Borghi" e beneficia di un finanziamento complessivo 110 milioni di euro, di cui 80 di premialità e riserve nei bandi per le imprese e 30 milioni riservati specificamente alla misura "Borgo Accogliente”. "Abbiamo stanziato 110 milioni di euro per ridare vita a luoghi straordinari come questo, che rappresentano l’anima più autentica della nostra identità - ha commentato Acquaroli - Questi borghi non sono solo simboli del passato, ma possono diventare un potente motore di attrazione per tutta la nostra regione. Le Marche sono, a pieno titolo, la Regione dei Borghi: è questo l’elementi che ci definisce e ci distingue – ha detto il presidente Acquaroli -. In primavera, poi, questi luoghi si mostrano in tutta la loro bellezza e diventano ancora più attrattivi. Con ulteriori interventi, potremo restituire piena vitalità e dinamicità a queste comunità, rafforzando così la competitività del territorio non solo in chiave turistica. Sempre più viaggiatori, italiani e stranieri, si innamorano di questi paesaggi, della storia e dell’autenticità che li caratterizzano. Quello di oggi è un primo passo verso il superamento dei campanilismi, un esempio concreto di sinergia virtuosa. Qui il privato ha un ruolo attivo, e la collaborazione tra Regione, privati e comuni diventa un vero moltiplicatore di risorse: a partire dai 110 milioni investiti, si attiva un circolo virtuoso capace di generare molto di più".




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