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Si ferma il lavoro nello stabilimento jesino della Cnh in segno di lutto per la morte dell’operaio 55enne rimasto vittima del tragico incidente avvenuto questa mattina.

A renderlo noto sono i sindacati: “Le segreterie provinciali dei sindacati di Ancona, unitamente alle Rsa di stabilimento, esprimono in una nota il loro "profondo dolore e la massima vicinanza alla famiglia del lavoratore di una ditta esterna adibita alla manutenzione all’interno del sito produttivo, coinvolto nell’infortunio mortale avvenuto questa mattina nello stabilimento Cnh di Jesi".

"Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto all’azienda la messa in libertà di tutte le lavoratrici e i lavoratori dello stabilimento per l’intera giornata di oggi, in segno di cordoglio - si legge nella nota -. L’azienda ha immediatamente accolto la richiesta e tutte e tutti hanno lasciato lo stabilimento. Ora gli organi competenti avranno il compito di fare chiarezza sulla esatta dinamica di quanto avvenuto". "Ancora un incidente, ancora un infortunio mortale - incalzano i sindacati. Questa situazione nel nostro paese è diventata inaccettabile". Fim, Fiom, Uilm, Aqcf ribadiscono che "la salvaguardia della vita e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori deve essere un dovere dello Stato, delle istituzioni e delle associazioni industriali. La cultura della salute e sicurezza deve essere un patrimonio comune e le risorse utilizzate anche in formazione non possono essere considerate costi ma investimenti per il futuro del nostro Paese" concludono.

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