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È scoppiata una polemica attorno a due controlli effettuati in un forno di piazza Arringo, ad Ascoli Piceno, per uno striscione affisso accanto all’ingresso con la scritta: “25 aprile buono come il pane, bello come l’antifascismo”. Prima sono intervenuti agenti della polizia di Stato, poi quelli della polizia locale, in borghese, per verificare la presenza delle autorizzazioni previste dalle norme vigenti, senza che gli uni sapessero dell’altro intervento. La titolare, Lorenza Roiati, è stata identificata, ma non ha ricevuto alcuna sanzione, né lo striscione è stato rimosso. L’episodio, però, ha generato un caso mediatico ripreso anche dal Corriere della Sera. Sui social e nel dibattito pubblico si è acceso il confronto tra chi difende la libertà di espressione e chi giustifica l’azione come un normale controllo amministrativo. Roiati ha parlato di “pressione inaccettabile” per un messaggio dal chiaro valore antifascista.