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ANCONA - Proseguono le attività di contrasto all’immigrazione clandestina della polizia di Stato della Questura di Ancona, affinché soggetti pericolosi e destabilizzanti per l’ordine e la sicurezza pubblica vengano materialmente allontanati dal territorio.
Tra le attività messe in campo per arginare la clandestinità ci sono i controlli sull’effettività dei domicili dichiarati alla Questura.
Le attività di controllo e monitoraggio hanno portato dall’inizio dell’anno a 36 espulsioni, 20 accompagnamenti presso i Cpr 20 rimpatri nei paesi di origine e 29 ordini a lasciare il territorio nazionale emessi dal questore.
L’ultima attività della polizia di Stato ha riguardato uomo straniero - di origine bengalese di 23 anni - pericoloso ed irregolare sul territorio che è stato rimpatriato nel suo paese d’origine dalla polizia. In questo caso la Questura ha agito sul fronte della prevenzione e della repressione, in considerazione della particolare situazione di pericolosità dell’uomo.
Nello specifico l’uomo era stato condannato ed arrestato circa un anno fa per violenza sessuale nei confronti di una donna. Successivamente il questore di Ancona aveva emesso nei suoi confronti la misura di prevenzione dell’avviso orale, ritenendolo socialmente pericoloso anche in virtù dei suoi precedenti. Il giovane dopo qualche tempo aveva reiterato la sua condotta ponendo in essere atti persecutori nei confronti di un’altra donna e, a seguito dell’ulteriore denuncia, il questore lo colpiva con un’altra misura di prevenzione: quella del foglio di via obbligatorio per la durata di quattro anni dal comune di Falconara Marittima.
In considerazione della sua pericolosità sociale che nel tempo non è mutata, anche considerando che l’uomo ha continuato a frequentare altri soggetti pregiudicati, gli veniva notificato il decreto del questore di revoca del permesso di soggiorno ed il contestuale provvedimento di espulsione a cui ha fatto seguito l’immediato accompagnamento da parte dei poliziotti alla frontiera.
Ultimate le procedure, l’uomo veniva tradotto dai poliziotti presso l’aeroporto di Roma Fiumicino da dove è stato imbarcato su un volo in direzione Dhaka. Grazie ad una sinergica operazione della polizia di Stato che ha agito sul fronte preventivo e su quello repressivo l’uomo è stato definitivamente e materialmente allontanato dal territorio nazionale.