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Restituiti dai carabinieri ad una coppia di anziani di Belforte del Chienti (Macerata), marito di 89 anni e moglie di 84 anni, sposati da 62 anni, gioielli e preziosi che erano stati sottratti nell’ambito di una truffa compiuta lo scorso 18 marzo: un finto maresciallo dei carabinieri aveva paventato loro il coinvolgimento del figlio della coppia in un grave incidente stradale ai danni di una bambina e la necessita di consegnare urgentemente del denaro per le spese sanitarie.
Acquisita la notizia, i Carabinieri di Belforte del Chienti, con la collaborazione dei militari di Caldarola, si erano immediatamente attivati, ascoltando i testimoni e analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Trovati i primi riscontri, i Carabinieri erano riusciti a risalire alla targa dell’auto utilizzata dai truffatori, una Nissan Juke, intestata a una società di autonoleggio di Roma. I militari avevano poi diramato tempestivamente le ricerche in ambito nazionale, studiando le possibili vie di fuga dei correi e mantenendo contatti con le centrali operative delle province limitrofe. Il veicolo era infine stato individuato e fermato dai Carabinieri della Compagnia di Todi (Perugia), sulla strada E45 nei pressi dell’uscita di Narni. Conducente e passeggera, un uomo di 34 anni e una donna di 33 anni entrambi residenti a Napoli, erano stati trovati in possesso del denaro e dei preziosi sottratti alla coppia di anziani. Scattato l’arresto con la contestazione di estorsione aggravata in concorso: era seguita la traduzione in carcere.
Al termine delle formalità connesse al dissequestro dei preziosi, l’8 maggio la coppia di coniugi, ha ricevuto la visita dei Carabinieri di Belforte del Chienti e di Caldarola che hanno avuto il piacere di restituire, nelle mani dei legittimi proprietari quanto loro sottratto. Un momento di emozione e commozione per tutti i presenti per una storia a lieto fine… ma anche un’occasione per mettere in guardia e rammentare che nessun impiegato, bancario, avvocato o appartenente alle forze dell’ordine ha titolo a chiedere denaro e a entrare nelle abitazioni dei cittadini.

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