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Dopo la mobilitazione per la sanità pubblica, il Partito Democratico delle Marche annuncia una nuova iniziativa che parte dalla provincia di Ascoli Piceno, ma guarda all’intera regione. Si tratta di un viaggio nelle aree interne, costruito in collaborazione tra la Federazione provinciale del PD e il Partito regionale. Un percorso fatto di incontri, ascolto e confronto diretto con le comunità che vivono quotidianamente le difficoltà – ma anche le potenzialità – dei territori troppo spesso trascurati.

“Vogliamo fare un viaggio di ascolto nei luoghi della comunità marchigiana. Alla politica che grida e che abbaia, vogliamo contrapporre una politica che ascolta”, afferma Chantal Bomprezzi, segretaria regionale del PD Marche.

Il percorso si articolerà su due livelli: da un lato un questionario digitale aperto a tutti i cittadini, per raccogliere idee e segnalazioni; dall’altro una serie di incontri sul territorio con amministratori locali, associazioni, operatori economici e gestori dei servizi essenziali. Il progetto si inserisce nella più ampia mobilitazione nazionale del Partito Democratico lanciata dalla segretaria Elly Schlein, e rappresenta – spiegano i promotori – un’occasione concreta per ripensare le politiche regionali a partire da chi, nei territori interni, si misura ogni giorno con carenze infrastrutturali, scolastiche e sanitarie.

“Noi siamo pronti a fare la nostra parte, uniti e determinati”, prosegue Bomprezzi. “Iniziamo dalle aree interne, perché lì si misurano davvero le disuguaglianze e la qualità delle politiche pubbliche”. Tra i promotori dell’iniziativa c’è anche il segretario provinciale del PD di Ascoli Piceno, Francesco Ameli: “Lo faremo con il contatto digitale, ma soprattutto con quello umano: incontrando le persone, da nord a sud delle Marche. Parleremo con chi davvero le aree interne le vive, le abita, le ama”.

Un’attenzione particolare sarà riservata ai temi della “restanza” e della “ritornanza”, ovvero alla scelta di restare o tornare a vivere nei piccoli centri, spesso a rischio spopolamento. Non solo parole, però: tra le proposte già in campo, un contributo economico di 30mila euro per chi sceglie di trasferirsi nelle aree interne, asili nido e trasporti gratuiti, e misure contro le pluriclassi per garantire un’offerta scolastica adeguata. Previsti anche incentivi per i medici di base che scelgono di operare in queste zone. “Questo è un viaggio, sì, ma è soprattutto un impegno. Un patto con chi ogni giorno tiene accese le luci”, conclude Ameli.

L’iniziativa rientra nel più ampio quadro delle cinque mobilitazioni tematiche promosse dal PD Marche, che affrontano altrettanti temi cruciali per il futuro della regione: sanità, lavoro, mobilità, scuola e, appunto, aree interne. “Cinque percorsi distinti, ma intrecciati, che raccontano un impegno unitario – ricorda ancora Bomprezzi – per costruire un progetto politico nuovo, condiviso, radicato nei territori e capace di rispondere con serietà e visione alle reali necessità delle Marche”.

“Questa è la politica in cui crediamo: quella che cammina tra le persone, che costruisce dal basso, che si fa carico dei problemi e non li nasconde. Non ci accontentiamo di denunciare: stiamo lavorando per proporre un’alternativa credibile, concreta e condivisa. E per farlo abbiamo bisogno di tutte e tutti”.

Il Partito Democratico delle Marche si mette in cammino, con un obiettivo chiaro: ricostruire un’alleanza tra politica e territori, restituendo centralità a chi ogni giorno abita le Marche più autentiche e spesso più dimenticate.

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