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Il commissario straordinario alla ricostruzione sisma Guido Castelli è intervenuto in videocollegamento al Salone internazionale del restauro a Ferrara, con un focus sul ruolo degli ingegneri nella ricostruzione dei beni vincolati e monumentali. “La devastazione sismica ha colpito profondamente il nostro patrimonio culturale. Più di 6.000 edifici storici vincolati, 1.500 edifici di culto, 50.000 beni mobili culturali. Sono numeri che vanno letti in base alle caratteristiche di una superficie del nostro Paese in cui si concentrano bellezze che rappresentano l’identità italiana. Uno dei temi su cui ci siamo cimentati con attenzione è quello di tenere insieme l’esigenza della conservazione e della sicurezza. Gli edifici di culto rappresentano uno degli elementi di maggiore attenzione nei confronti della ricostruzione che ci consentono di sviluppare tecniche e tecnologie importanti; noi stiamo mettendo mano ad edifici di prestigio e di delicatezza tali da imporre una grande esigenza di competenze che stiamo affrontando al meglio. La struttura commissariale ascolta le professioni tecniche e di acquisizione di proposte ed esigenze che ci confortano nell’ obiettivo che è quello di continuare con il cambio di passo che abbiamo impresso alla ricostruzione e fare in modo che a questo sia abbinata una cifra di qualità e competenza che rappresenta un miglioramento della qualità del sistema Italia: avere ingegneri formati anche sull’esperienza della ricostruzione, significa aumentare la competitività della nostra Italia”, ha detto il commissario Guido Castelli.