Playoff Vis-Pescara, Stellone: “Noi in emergenza, ma non sono preoccupato”
Foto Vis Pesaro 1898
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Qui la nota della Vis.

Mister Roberto Stellone (nella foto) ha risposto alla domande dei giornalisti nel pre partita di Vis Pesaro–Pescara, match di andata del secondo turno della fase Playoff Nazionale.

Nemmeno il tempo di festeggiare che è già ora di tornare in campo…

Siamo soddisfatti del passaggio del turno e della della vittoria, ora pensiamo a fare queste altre due partite dove affrontiamo una squadra che abbiamo già incontrato in campionato, una squadra forte, ben allenata e in salute. Saranno due partite difficilissime, ma ragioniamo sempre nei 180 minuti. Abbiamo 3 squalificati, Okoro, Pucciarelli e Paganini, infortunati Forte, Palomba e Peixoto. In più ci sono 6 diffidati che però non devono fare calcoli. Loro hanno avuto una partita in meno rispetto a noi essendo arrivati quarti e hanno il vantaggio dei due risultati su tre nell’arco delle dei 180 minuti, però ce la andiamo a giocare.

Qualche intuizione alla Stellone per sostituire i tre squalificati, soprattutto i due di centrocampo?

Abbiamo valide alternative e una rosa ampia. Ci sono varie soluzioni, non sono preoccupato di queste assenze.

Cambi di modulo?

Non credo. Comunque noi conosciamo il Pescara, sappiamo che è una squadra che spinge e che crea superiorità numerica in area, crossa, dribbla e spinge con i terzini. Al di là dei moduli, a volte ci abbasseremo, a volte staremo intermedi e a volte andremo a prenderli alti. Lo stesso faranno loro con noi. Sono partite dove i moduli lasciano il tempo che trovano, quello che conta è lo stato fisico mentale, e mentalmente stiamo bene, fisicamente un po’ meno date le quattro partite in pochi giorni, ma visto l’entusiasmo troveremo le energie. Il Pescara è una squadra forte, costruita per vincere il campionato e partita benissimo all’inizio del campionato, dopo tante vittorie di fila la prima la persero qui in una partita difficile per noi, nonostante l’uomo in più. Vukovic fece grandi grandi parate e riuscimmo a vincere grazie a organizzazione e spirito. Al ritorno primo tempo equilibrato, ci fu l’espulsione a fine primo tempo e poi secondo me abbiamo meritato di andare in vantaggio, siamo poi stati un po’ ingenui a farli pareggiare, perché non abbiamo chiuso i conti in un paio di occasioni. Sarà una partita dal risultato aperto.

È contento dei sorteggio preferiva una squadra diversa?

Arrivati questo punto sono tutte squadre forti, quindi una valeva l’altra. Ci è capitato il Pescara che conosciamo, il vantaggio può essere quello.

Partita un po’ particolare, dato che vivi a Pescara?


No, io sto a Pescara perché è una bella città. Si sta bene, e spesso vado allo stadio a vedere la partita. Sono amico del presidente e conosco molti dei dirigenti però finisce lì. Io amo Pesaro e amo la città, la società e i miei giocatori, sono felicissimo di stare qui e di continuare questo sogno, perché per noi è un sogno quello che stiamo vivendo e dobbiamo alimentarlo, tenendo accesa questa fiammella di speranza, perché se siamo arrivati fino a questo punto vuol dire che abbiamo dei valori, che abbiamo già fatto vedere in campionato, ma che stiamo tirando fuori alla grande nei Playoff.

Ci sarà un altro sold out allo stadio, il pubblico risponde sempre alla grande…

Sono partite importanti e il pubblico ha risposto presente anche durante il campionato nelle partite importanti. Sono stati incredibili, soprattutto in questa partita fuori casa a Rimini che sono venuti in tantissimi dandoci una grande spinta e siamo stati felicissimi di averli regalato una grandissima gioia, anche per il tipo di partita che abbiamo fatto. Dovevamo vincere per forza e l’abbiamo fatto, così come ad Arezzo.

Il magnifico primo tempo di Rimini è stato preparato proprio così, in modo tale spingere subito forte sull’acceleratore?


Con Rimini abbiamo deciso di partire subito con gli 11 tipo, non pensavo sinceramente di vederci sopra di tre gol al 40’. Poi il gol preso nel finale di primo tempo dimostra che non bisogna mai calare l’attenzione perché non bastano due, tre o quattro gol per chiudere le partite. Fisicamente l’abbiamo un po’ accusato, quindi nel secondo tempo siamo un po’ calati e c’è stato il gol del 3-2 che in un attimo ha quasi rimesso in parità la partita. Lì abbiamo ritirato fuori spirito, orgoglio e organizzazione abbiamo portato la squadra a non subire il gol del pareggio e siamo stati bravi nell’occasione del 4-2. Il rigore nel finale ci ha fatto vivere anche gli ultimi due minuti di partita con un po’ di tensione e sofferenza, però alla fine abbiamo portato casa una vittoria sicuramente meritata.

Come li vedi i ragazzi negli spogliatoi e durante gli allenamenti?

Stiamo cercando di recuperare le forze. L’allenamento è stato ieri e l’altro ieri, soprattutto per quelli che non hanno fatto parte della partita, si sono allenati in 11/12 giocatori, gli altri hanno fatto allenamento un po’ più fisico che tecnico. C’è logicamente l’entusiasmo che ti porta il passaggio del turno e le vittorie, quindi dobbiamo continuare con questo entusiasmo.

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