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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Altri messaggi d’amore per la Samb. “Ricordo ancora la prima volta che ho messo piede al Riviera. Era vuoto, silenzioso. Eppure dentro di me sentivo già qualcosa di diverso, qualcosa di forte” scrive sui social il difensore Alessio Zini. “Sarà che non avevo mai giocato in uno stadio così, in una piazza così. Sarà che sentivo di meritarmelo da così tanto, che uno come me, un’occasione del genere non avrebbe potuto sprecarla, mai. Nella mia vita ho sofferto, tanto. Infortuni, difficoltà, momenti in cui tutto sembrava crollare. Ed è proprio per questo che ho imparato a vivere ogni possibilità come se fosse l’ultima…”.

“E quando affronti la vita così - continua Zini -, con questa fame, con questa determinazione… difficilmente fallisci. E così, da quando è arrivata la chiamata della Samb quest’estate, non c’è mai stato un altro finale possibile nella mia testa. Vincere. E così è stato! Mi sono preso la mia rivincita. San Benedetto si è presa la sua”.

Grazie a tutti i tifosi, che ci hanno seguiti ovunque, spinti, sostenuti, trascinati anche quando le gambe non rispondevano più. Il vostro calore è stato benzina nei momenti più duri. Grazie alla mia famiglia, che non si è mai fatta problemi a farsi 8 ore di macchina ogni due settimane solo per vedermi giocare e condividere con me ogni vittoria. Grazie alla mia ragazza, che da quando è entrata nella mia vita non ha fatto altro che rendermi una persona migliore. Grazie a mia sorella, la mia prima tifosa. Grazie a mio fratello, che ha vissuto ogni gioia e ogni caduta con me, sempre al mio fianco. Grazie a chi purtroppo non c’è più perché è la prima persona a cui ho sempre chiesto un aiuto prima di entrare in campo”.

E grazie infine a tutti quelli che amano la Samb: mi avete fatto sentire di nuovo importante. Mi sento di aver finalmente chiuso un cerchio. Perché questa vittoria, con questa maglia vale ogni singola goccia di sudore versata fino ad oggi. San Benedetto ha vinto. San Benedetto è tornata grande. Non dimenticherò mai quello che abbiamo fatto e sono sicuro che non lo farete neanche voi. Con il cuore pieno, Alessio” conclude Zini.

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