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In un territorio sempre più segnato da tensioni all’interno delle mura domestiche, i carabinieri del comando provinciale di Fermo fanno fronte a un crescente numero di interventi legati a episodi di conflitto familiare. Aumentano, infatti, le situazioni critiche che vedono coinvolti nuclei familiari, spesso in contesti aggravati dall’uso di sostanze alcoliche o stupefacenti, e non di rado accompagnati da atti di violenza con armi improprie.
Il fenomeno, che ha assunto dimensioni preoccupanti, impone un impegno costante da parte delle forze dell’ordine. Le pattuglie, appositamente addestrate, sono chiamate a intervenire con prontezza e competenza per contenere i rischi e proteggere le persone coinvolte, nel rispetto delle garanzie previste dalla legge per chi è sottoposto a indagini preliminari.
Proprio in questo contesto, a Fermo – nella località Boara – i militari della stazione di Monte San Pietrangeli, supportati dal nucleo operativo e radiomobile e dai colleghi della stazione di Montegiorgio, hanno tratto in arresto un uomo di 60 anni, originario della Campania. L’uomo è stato colto in flagranza mentre aggrediva i carabinieri giunti presso la sua abitazione per sedare un’ennesima lite familiare, provocando lesioni a uno degli agenti. Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate, il sessantenne è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione della procura della Repubblica di Fermo, che ha successivamente convalidato l’arresto con rito direttissimo.
Sempre sul fronte delle violenze domestiche, a Porto Sant’Elpidio, un altro intervento dei militari ha portato alla denuncia di un giovane di 19 anni. Il ragazzo, dopo una violenta discussione con la madre, ha dato in escandescenze minacciando i carabinieri con una bottiglia di vetro. I militari sono riusciti a immobilizzarlo e, considerato il suo evidente stato di alterazione psicofisica, hanno richiesto l’intervento del personale sanitario del 118, che ne ha disposto il trasferimento all’ospedale di Fermo per accertamenti.