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“Le Marche risultano essere la peggiore Regione d’Italia per qualità dell’assistenza nella salute mentale”. È la dura denuncia del consigliere regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi, vicepresidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, che commenta i dati diffusi dalla Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica. Un risultato, secondo Mangialardi, che non può essere attribuito al caso o alla sfortuna, ma è il frutto di scelte politiche ben precise della Giunta guidata dal presidente Francesco Acquaroli. “Non solo questo settore è stato definanziato – attacca l’esponente dem – ma non sono mai state implementate politiche efficaci e, anzi, sono stati ignorati tutti i suggerimenti e le proposte arrivate dalle opposizioni”. Mangialardi ricorda in particolare due iniziative rimaste senza seguito: la ’Proposta di Legge sullo psicologo di base (PdL 100/22), di cui è primo firmatario e che è ferma da oltre tre anni in IV Commissione, e la mozione numero 108 del luglio 2021, trasformata in Risoluzione numero. 32, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale il 21 dicembre 2021. Con quel documento, tutta l’Assemblea si era impegnata a rafforzare il sistema di salute mentale regionale, reperendo risorse e personale. “Impegni completamente disattesi dalla Giunta”, denuncia Mangialardi. La situazione, dice ancora il consigliere dem, è aggravata da un sottofinanziamento strutturale: mentre il Progetto Obiettivo Salute Mentale prevede che almeno il 5% della spesa sanitaria sia dedicato alla salute mentale, la media nazionale si ferma al 3,5% e quella delle Marche precipita al 2,3%. “Abbiamo assistito a un totale disinteresse verso le famiglie, i malati e gli operatori del settore – afferma Mangialardi – lasciati soli a fronteggiare un’emergenza crescente con organici insufficienti e risorse ridotte al minimo”. Mangialardi si dice infine soddisfatto che il candidato presidente del centrosinistra Matteo Ricci abbia deciso di dedicare un’attenzione specifica alla salute mentale nel suo programma: “Il tema dovrà essere prioritario per la prossima amministrazione regionale. Bisognerà rimediare rapidamente ai danni di una giunta che ha segnato una delle pagine più buie della sanità marchigiana”.
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