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Il tribunale di Ancona ha inflitto nove anni e mezzo di reclusione ad un 40enne di origine sudamericana residente a Jesi per le botte, gli abusi e i maltrattamenti ai danni dell’ex compagna. I reati sono quelli di lesioni aggravate, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale nei confronti della donna cinquantenne. La parte offesa aveva iniziato una relazione sentimentale con l’imputato, parente del marito defunto, andata avanti dal 2021 al 2023, a Jesi. Per due anni però, stando alle accuse, avrebbe subito umiliazioni, minacce, percosse e perfino una violenza sessuale. L’episodio che ha portato la vittima a denunciare l’uomo ai carabinieri e a lasciarlo risale a febbraio 2023. L’imputato avrebbe alzato le mani anche sulla figlia di lei, una 20enne, intervenuta per difendere la madre dall’ennesima aggressione. Il 40enne sarebbe arrivato sotto l’abitazione dove la ex lavorava come badante per picchiarla. L’avrebbe sbattuta a terra facendola cadere su una panchina e procurandole ferite guaribili in sette giorni. L’uomo si sarebbe accanito poi anche sulla figlia di lei, prendendola a schiaffi. L’uomo avrebbe anche minacciato di morte la donna e l’avrebbe anche stretta per il collo. In un’occasione, nel 2023, avrebbe anche commesso una violenza sessuale su di lei. L’imputato, difeso dall’avvocato Nicoletta Pelinga, era accusato anche di stalking ma per quel reato è stato assolto. Ha sempre respinto tutte le accuse, sostenendo che si trattava di litigi reciproci e non di violenza. La difesa presenterà ricorso non appena saranno note le motivazioni del verdetto.