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Mattinata di grande apprensione a Mosciano Sant’Angelo, dove una bambina di appena 7 anni è stata investita in via della Stazione, proprio mentre si stava dirigendo verso lo scuolabus. L’incidente è avvenuto intorno alle 7:47, nel pieno del via vai di studenti e genitori che ogni giorno affollano la zona nelle ore di entrata scolastica.

Secondo le prime ricostruzioni, la piccola stava per attraversare la strada per salire sul pulmino quando è stata colpita da un’auto in transito. Immediato l’intervento dei soccorritori: sul posto sono arrivate due ambulanze, una medicalizzata da Giulianova e un mezzo della postazione India di Mosciano. I sanitari, valutate le condizioni della bambina, hanno riscontrato un trauma cranico e alcune contusioni, decidendo così il trasporto d’urgenza in codice rosso all’ospedale “Mazzini” di Teramo.

Fortunatamente, dopo i primi momenti di angoscia, sono arrivate notizie rassicuranti dal nosocomio teramano. La bambina non ha riportato gravi conseguenze: seppur scossa e ferita in modo lieve, non ha subito danni seri. L’urto non si è rivelato violento quanto inizialmente temuto e, dopo le cure del caso, i medici hanno potuto escludere complicazioni.

Sul luogo dell’investimento sono intervenuti anche i Carabinieri, che hanno eseguito i rilievi necessari per ricostruire con precisione la dinamica. Gli accertamenti mirano a capire se vi siano state mancanze da parte del conducente del veicolo o se si sia trattato di una tragica casualità, favorita magari da un momento di distrazione o dalla scarsa visibilità.

L’episodio ha comunque suscitato grande preoccupazione tra i residenti e i genitori, che chiedono maggiori misure di sicurezza nei pressi delle fermate dello scuolabus, in particolare nelle ore di punta. Una richiesta che torna ciclicamente dopo incidenti come questo, fortunatamente a lieto fine, ma che ricordano quanto sia fragile il confine tra quotidianità e tragedia. La speranza è che episodi del genere possano servire a sensibilizzare ulteriormente sul tema della sicurezza stradale, soprattutto quando in gioco c’è l’incolumità dei più piccoli.

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