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SILVI - È finito agli arresti domiciliari un 40enne istruttore di arti marziali che operava in una palestra di Silvi. L’uomo è al centro di una delicata indagine condotta dalla Procura di Teramo, che lo accusa di aver avuto comportamenti inappropriati e, in alcuni casi, abusanti nei confronti di alcune allieve minorenni. L’indagine, coordinata dalla pm Elisabetta Labanti, è scaturita dalla denuncia presentata dai genitori di una bambina di 11 anni. Da quanto emerso, la giovane frequentava abitualmente i corsi sportivi della palestra, ma avrebbe attirato l’attenzione morbosa dell’allenatore, attenzioni sfociate – secondo l’ipotesi accusatoria – in veri e propri abusi. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Teramo, Roberto Veneziano, ha respinto la richiesta della Procura di applicare la misura cautelare in carcere, optando per gli arresti domiciliari, ritenuti comunque idonei a tutelare l’incolumità delle presunte vittime e a evitare il rischio di reiterazione del reato. Oggi l’uomo comparirà davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia. Al momento, due ragazze con meno di 14 anni sono state formalmente riconosciute come persone offese nel fascicolo aperto dalla Procura, ma non si esclude che vi siano ulteriori minori coinvolti, pronte a sporgere denuncia nei prossimi giorni. In uno dei casi, la minore avrebbe ricevuto per mesi messaggi via WhatsApp dal contenuto sessualmente esplicito. I fatti contestati risalirebbero a un arco temporale compreso tra dicembre scorso e poche settimane fa, con episodi che si sarebbero ripetuti con frequenza. L’indagine prosegue nel massimo riserbo, con l’obiettivo di ricostruire con precisione quanto accaduto e tutelare le minori coinvolte.

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