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PESARO - Nella campagna elettorale per le regionali, piomba sul candidato alla presidenza del centrosinistra Matteo Ricci un avviso di garanzia per corruzione nell’ambito dell’inchiesta "Affidopoli". In tutto sono 24 gli indagati, tra ex funzionari comunali, rappresentanti di partecipate e altre persone, ai quali la Procura di Pesaro contesta l’ipotesi corruttiva. Gli indagati potrebbero essere sentiti entro fine luglio. Affidi, sponsorizzazioni e contributi relativi al periodo tra il 2020 e il 2024, quando Ricci era sindaco. Secondo l’accusa, vi sarebbe stato in sostanza un sistema che legava l’amministrazione pesarese ad alcune associazioni, tra cui Opera Maestra e Stella Polare, le quali avrebbero ottenuto negli anni affidi diretti. per interventi di vario tipo. La notizia dell’avviso di garanzia arriva 24 ore dopo l’ufficialità della data in cui si andrà al voto, il 28 e 29 settembre. A comunicarla, con un video sui social, è stato lo stesso europarlamentare Pd. Video nel quale Ricci dice: "Sono sorpreso perchè in 15 anni di amministrazione non mi sono mai occupato di affidamenti pubblici e lavori, mi sono fisato cecamente dei miei dirigenti e collaboratori. C’è tanta amarezza e rabbia, ma anche tanta serenità perchè nel merito sono estraneo ai fatti e sono convito di chiarirlo presto anche con il procuratore".
Per l’accusa, Ricci non avrebbe ricevuto utilità patrimoniali o economiche quanto benefici in termini di consenso politico. Tra gli indagati, ci sono i nomi già noti da mesi. Massimiliano Santini, che faceva parte dello staff di Ricci nel secondo mandato. Stefano Esposto, presidente di Opera Maestra e Stella polare. E i tre, tra dirigenti e funzionari, per i quali era stato fissato a novembre l’incidente probatorio: L’ex capo di gabinetto del sindaco Franco Arceci, il dirigente Eros Giraldi e il funzionario dei Lavori pubblici Loris Pascucci. L’ammontare complessivo degli affidamenti, si aggira sui 660 mila euro. Ci sono state perquisizioni e sequestri negli uffici comunali e nelle abitazioni di Santini ed Esposto. Tra le determine nel mirino degli inquirenti, quella relativa ai 20 mila euro destinati al murales in omaggio a Liliana Segre. E i 54 mila euro per realizzare il cascone di Valentino Rossi in piazzale D’Annunzio.
In una telefonata la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein ha detto a Ricci di andare avanti. Lui si sarebbe preso 48 ore di tempo per riflettere. Resta confermato l’evento in spiaggia a Baia Flaminia con la maxi cena di venerdì sera.
Non si sono fatte attendere le reazioni politiche. Per la senatrice e coordinatrice di Fratelli d’Italia nelle Marche Elena Leonardi A Ricci non è bastato fuggire in questi mesi dalle ripetute domande sul suo coinvolgimento in Affidopoli che gli sono state rivolte, anche da Fratelli d’Italia e dalla Commissione di controllo istituita in Comune. Adesso che farà il Movimento Cinque Stelle?", si chiede Leonardi. Tra gli alleati del centrosinistra, la posizione dei pentastellati è quella più delicata. Il leader Giuseppe Conte si riserva di valutare approfonditamente le contestazioni mosse a Ricci, al fine di comprendere se gli venga mossa una semplice contestazione per spese del Comune non corrette o se vi siano gli elementi di una condotta disonesta. Si augura che l’europarlamentare dem possa chiarire al più presto di fronte ai magistrati, la consigliera regionale del Movimento Marta Ruggeri. Nella valutazione dei Cinque Stelle conterà anche la presenza del movimento nella giunta e maggioranza pesarese, con un’analisi su affidopoli già effettuata. Forza Matteo, scrive sui social, l’assessore pentastellata Francesca Frenquellucci.
Solidarietà a Ricci è arrivata dal leader di Italia Viva Matteo Renzi, per il quale il problema è la debolezza della politica.
Il Pd ha fatto quadrato intorno al suo candidato. La prima ad esporsi e a difendere Ricci è stata, con un video social, la candidata al consiglio regionale Alessia Morani
Esprime massima fiducia sull’esito delle indagini il segretario comunale dem di Pesaro Giampiero Bellucci, convinto che porteranno ad un chiarimento in cui si potrà ricostruire la verità.
Bellucci si appella alla Magistratura affinchè chiuda le indagini per far sì che la campagna elettorale venga vissuta al di fuori da ogni tipo di strumentalizzazione. Totale fiducia verso Ricci, così come nei confronti dei dipendenti e dirigenti comunali, arriva dal sindaco di Pesaro Andrea Biancani.
La presidente di Evolviamo Pesaro e candidata alle regionali con L’Udc Pia Perricci, ricorda di essere stata denunciata un anno fa da Ricci per diffamazione in merito a sue dichiarazioni sulle due associazioni coinvolte nell’indagine. Chi è chi diffamava chi? si chiede ora. Per il consigliere regionale Giacomo Rossi, candidato con i Civici Marche era impensabile che Ricci non sapesse nulla o o non avesse visto nulla di quello che facevano i suoi più stretti collaboratori in una città come Pesaro.