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Un incidente stradale dalle conseguenze tragiche e dai contorni ancora poco chiari. A Rivisondoli, in Abruzzo, lungo la statale 17, due sessantenni originari di Napoli hanno perso la vita in un violento frontale tra la loro Fiat Panda e un autobus di linea con 35 passeggeri a bordo. Secondo le prime ricostruzioni, ancora al vaglio degli inquirenti, la vettura delle vittime avrebbe perso il controllo sul fondo stradale bagnato, invadendo la corsia opposta e finendo la sua corsa contro il pullman, diretto a Sulmona. L’impatto è stato devastante: la Panda è stata completamente sventrata nella parte anteriore. Inutili i soccorsi per i due occupanti, deceduti sul colpo. A far emergere interrogativi tra gli inquirenti non è solo la dinamica del sinistro: all’interno dell’auto distrutta sono stati rinvenuti monili d’oro, alcuni di valore, e circa 1.500 euro in contanti. Una scoperta che apre uno scenario tutto da verificare: gli investigatori non escludono un possibile legame con episodi di furto o truffa avvenuti di recente nella zona. Un’ipotesi rafforzata dal fatto che uno dei due deceduti, entrambi sulla sessantina, aveva precedenti per reati contro il patrimonio. Tre i feriti tra i passeggeri del bus, tutti medicati sul posto. Il conducente, sotto choc ma illeso, è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio stradale: un atto dovuto in casi come questo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, i vigili del fuoco e il personale Anas, che ha provveduto alla chiusura del tratto. La Procura di Sulmona ha aperto un fascicolo: nelle prossime ore si deciderà sull’autopsia e su eventuali ulteriori accertamenti, anche alla luce degli oggetti rinvenuti nell’auto. Un tragico incidente che si tinge di giallo

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