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PESARO - E’ durato circa sette ore oggi l’interrogatorio di Franco Arceci nella sede della Guardia di Finanza di Pesaro. L’ex capo di gabinetto del sindaco nei mandati di Matteo Ricci è indagato per corruzione nell’inchiesta Affidopoli. Entrato poco prima delle 10, è uscito intorno alle 17. All’uscita, Arceci si è detto sereno, confidando in una rapida conclusione delle indagini e auspicando che emerga la verità dei fatti. "Quando sono entrato ho detto che ero sereno - ha detto Arceci ai cronisti fuori dai cancelli della Finanza - Esco altrettanto sereno dopo questo interrogatorio. Ho risposto a tutte le domande del magistrato e ho fornito la mia piena collaborazione". "Confido che la verità venga a galla e che ci sia presto una conclusione delle indagini - ha aggiunto l’avvocato Maurizio Terenzi - Arceci ha presentato dichiarazioni spontanee all’inizio, specificando l’attività che svolgeva nell’ambito dei mandati e degli incarichi che ha ricevuto". Poi ha parlato l’altro legale di Arceci, Alberto Bordoni. "Sono stati affrontati tutti gli argomenti, Arceci non si è sottratto ad alcuna domanda. Lui è la persona più indicata per spiegare con grande efficacia e chiarezza il complesso funzionamento di una macchina come il Comune di Pesaro. Ecco perchè sono servite così tante ore".
Ha chiesto il rinvio dell’interrogatorio l’ex Presidenza della Fondazione Pescheria Silvano Straccini. Mercoledì sempre alla sede della Finanza era stato interrogato per più di cinque ore, Matteo Ricci, sindaco negli anni dal 2020 al 2024 ai quali fanno riferimento gli affidamenti del Comune alle associazioni Opera Maestra e Stella Polare contestati dalla Procura.
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