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ANCONA - Prevenire e contrastare i fenomeni di violenza ai danni degli operatori sanitari che prestano la propria attività lavorativa presso i Pronto Soccorso e nel servizio di continuità assistenziale: la Ast Ancona si dota di un nuovo e sofisticato sistema di allarme personale per poter garantire maggiore sicurezza a chi opera nei PS e ai medici in servizio presso le 24 sedi della continuità assistenziale dell’Azienda.

Le cronache sempre più spesso raccontano di aggressioni e violenze ai danni dei medici ed operatori della sanità: la filosofia aziendale della Ast Ancona sposa le esigenze di sicurezza e di tutela dei propri dipendenti mettendoli nelle condizioni di non avere timore di prestare il proprio servizio in condizioni di stress o violenza dovuti ad atteggiamenti aggressivi da parte di chi si approccia al servizio sanitario nazionale.

Attraverso gli uffici preposti, l’Azienda ha adottato un sistema di allarme - che dalla prossima settimana sarà in dotazione del personale medico, infermieristico ed operatori socio sanitari - che si attiva a seguito di aggressioni.

Il sistema si compone di dispositivi tracker, assegnati ad ogni dipendente presente in contemporanea nei Pronto Soccorso e nelle guardie mediche. Si tratta di un piccolo dispositivo dotato di SIM telefonica e ricevitore GPS, con un pulsante che l’operatore può premere in caso di emergenza. Oltre alla chiamata telefonica di emergenza al Numero Unico 112 o Centrale Operativa 118, tra le funzioni c’è anche la geolocalizzazione del chiamante e il rilevamento “uomo a terra”, allarme che viene inviato in caso di caduta a terra dell’operatore aggredito.
In caso di pressione del pulsante si avvia la chiamata di emergenza alla Centrale Operativa 112/118; l’operatore che risponde può ascoltare l’audio proveniente dal tracker del chiamante. Il dispositivo invia inoltre le coordinate geografiche del chiamante, in modo da localizzare l’origine della chiamata stessa per le forze dell’ordine.

Con queste nuove apparecchiature la Ast Ancona viene incontro alle esigenze di sicurezza e di benessere lavorativo dei propri dipendenti: si tratta certamente di una misura preventiva ma che può aiutare sicuramente in caso di aggressione agli operatori.


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