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ASCOLI PICENO – Si è conclusa senza gravi conseguenze la disavventura di quattro persone finite al Pronto soccorso dell’ospedale Mazzoni dopo un pranzo a base di funghi raccolti in natura. I pazienti si erano presentati con una sintomatologia importante: vomito incontrollabile e dissenteria. Dopo le prime valutazioni cliniche, i medici hanno avviato rapidamente gli esami ematici, riscontrando uno stato di disidratazione, e si sono messi in contatto con il Centro antiveleni di Roma.
Il sospetto iniziale era che si trattasse di una pericolosa intossicazione da Amanita falloide o Amanita virosa, specie particolarmente velenose. Per questo motivo, sotto la guida del centro specializzato, è stata avviata una terapia d’urgenza con altissime dosi di acetilcisteina somministrata per via endovenosa, integrata da carbone attivo tramite sondino nasogastrico. Considerato l’elevato fabbisogno di farmaco per i quattro pazienti, è stata allertata la direzione sanitaria che, grazie al supporto del servizio farmaceutico e alla collaborazione con l’unità di rianimazione dell’ospedale di San Benedetto, ha reperito ulteriori fiale necessarie al trattamento.
Con il passare delle ore, le condizioni dei pazienti sono migliorate e, dal racconto di chi aveva raccolto i funghi, si è risaliti alla vera causa: non un fungo mortale, ma comunque una specie altamente tossica che aveva provocato l’intossicazione. Dopo le cure, tutti e quattro sono stati dimessi e hanno fatto ritorno a casa.
Il direttore generale dell’Ast di Ascoli, Antonello Maraldo, ha voluto rimarcare l’importanza della prevenzione: raccogliere funghi senza le dovute competenze può essere rischioso e affidarsi soltanto alla propria esperienza personale può rivelarsi fatale. «Nel nostro Dipartimento di prevenzione è disponibile un micologo – ricorda – che su appuntamento esegue gratuitamente l’analisi dei funghi raccolti. È il modo più sicuro per avere la certezza della loro commestibilità». Maraldo ha inoltre espresso gratitudine al personale del Pronto soccorso e a tutti i professionisti coinvolti, sottolineando come la rete di servizi sanitari abbia risposto in modo tempestivo ed efficace.