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PESARO - Matteo Ricci era estraneo al giro di denaro, ma un sistema di affidamenti diretti al Comune di Pesaro tra il 2019 e il 2024 è esistito. Lo ha ammesso l’ex collaboratore Massimiliano Santini, interrogato per oltre dieci ore.
Come riporta l’Ansa, Santini, difeso dall’avvocato Gioacchino Genchi, avrebbe ammesso di aver intascato soldi ("Li prendevo io, me ne assumo la responsabilità" e "Ricci del giro denaro non sapeva niente", scrive Repubblica), scagionando l’ex sindaco l’indagato ha consegnato agli investigatori un cellulare e una carta sim che usava per lavoro. L’intenzione sarebbe recuperare le chat che conterrebbero non solo le conversazioni tra sindaco e collaboratore ma farebbero emergere il "sistema" degli affidamenti, che coinvolgerebbe anche dirigenti e funzionari del Comune, alcuni dei quali indagati.
Genchi ha commentato: "La difesa è orientata a far slittare indagini dopo il voto".
Nell’inchiesta Affidopoli, coordinata dal pm Maria Letizia Fucci, sono indagate 24 persone, 16 delle quali per corruzione.
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