Condividi:

La montagna marchigiana, il perno intorno al quale sviluppare la strategia di rinascita e rilancio dei territori dell’Appennino centrale colpiti dal sisma 2016. Una risorsa dal grande potenziale che può essere valorizzata, attraverso il sostegno dei fondi sisma e del Programma NextAppennino, mentre è in corso l’opera di ricostruzione che sta facendo segnare un sostanziale cambio di passo. Questi i temi al centro del convegno “Dal sisma alla rinascita, il modello dell’Appennino centrale”, che si è svolto presso la Cartiera Papale di Ascoli Piceno. L’evento ha visto la partecipazione del Commissario Sisma 2016, Guido Castelli, del Presidente dell’Uncem, Marco Bussone, del Sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Andrea Maria Antonini e del Presidente di Uncem Marche, Giuseppe Amici. Attraverso l’attività della Struttura commissariale sisma 2016, che coordina il processo di ricostruzione materiale e di riparazione economica e sociale delle comunità, l’Appennino centrale si propone sempre più come un laboratorio nel quale si sta concretizzando un nuovo modello di sviluppo delle aree interne. L’incontro è stato anche l’occasione per presentare, attraverso la viva voce di alcuni Sindaci, progetti finanziati, o già realizzati, attraverso il Piano complementare sisma 2009 e 2016. In particolare, sono pervenute le testimonianze dei primi cittadini di Ussita, Fiastra, Montegallo, Acquasanta Terme e dai rappresentanti delle Unioni montane dei Monti Azzurri, Marca di Camerino e Unione Montana Cartiera Nerone. Silvia Bernardini, sindaco di Ussita, ha illustrato le opportunità dei finanziamenti che nel suo Comune stanno rendendo possibile la rifunzionalizzazione e il rilancio degli impianti di risalita, al servizio di un turismo trasversale, capace di intercettare tante nicchie di appassionati durante l’anno. Dal turismo della neve, fino al turismo dei camminatori, quella per le aree appenniniche marchigiane è una strategia comune anche ai progetti che vedono protagonisti Fiastra, con le attività legate al lago e a borgo di Ravaglio illustrate dal sindaco Sauro Scaficchia, e Montefortino, che, come ha spiegato il sindaco Domenico Ciaffaroni, è capofila del Destination Management dei Monti Sibillini e sede di un progetto di glamping dove godere della bellezza del luogo immersi nella natura. Il Destination management dei monti Sibillini coinvolge anche i Comuni di Arquata del Tronto, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Montegallo, Montemonaco, Sarnano, Ussita, e l’Associazione “Sibillini Mountain Experience”, neocostituita Destination Management Organization che associa i nove comuni del progetto. Il sindaco di Acquasanta Terme, Sante Stangoni, ha portato come esempio di riqualificazione (reso possibile dai fondi sisma) il progetto di restyling della Grotta sudatoria, che prevede i lavori di recupero e riqualificazione della sorgente naturale, della Grotta e della piscina e il recupero e l’adeguamento della palazzina Liberty costruita intorno alla Grotta. Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, ha invece illustrato i progetti per la realizzazione di Comunità energetiche rinnovabili finanziati attraverso NextAppennino. L’Unione montana dei Monti Azzurri ha un progetto che prevede tre CER, e coinvolge i comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Colmurano, Gualdo, Loro Piceno, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Ripe San Ginesio, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Serrapetrona. Infine, i sindaci Alessandro Gentilucci (Unione Marca di Camerino) e Alessandro Alessandri (Unione Montana Catria Nerone) hanno fatto il punto sulle azioni della Strategia nazionale aree interne che ricadono nei loro territori. 

Tutti gli articoli