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MACERATA - Galeotta fu la piscina di un condominio a Castelraimondo, costruita senza autorizzazioni. Da lì è scoppiato il caso di una maxi-lottizzazione abusiva. La Procura della Repubblica di Macerata ha chiuso le indagini preliminari e 29 le persone finite sotto inchiesta, tra cui tecnici comunali, costruttori, professionisti e proprietari.
Un controllo di routine dei Carabinieri Forestali di Matelica ha fatto emergere che non solo quella piscina era abusiva, ma anche l’intero complesso residenziale intorno: villette, condomini e fabbricati realizzati negli ultimi vent’anni.
La zona interessata è infatti sottoposta a vincolo paesaggistico, conosciuto come “Galassino”, che richiede un’autorizzazione specifica della Soprintendenza prima di qualsiasi intervento edilizio. Un vincolo che in questo caso – spiegano gli inquirenti – non sarebbe mai stato rispettato. Il quartiere, nato dagli anni Duemila fino al 2024, sarebbe stato costruito ignorando la “Dichiarazione di notevole interesse pubblico” che protegge l’intero paesaggio locale. Le pratiche edilizie avrebbero seguito la via ordinaria, senza mai richiedere il nulla osta obbligatorio.
Ora i 29 indagati dovranno rispondere di lottizzazione abusiva e opere edilizie senza autorizzazione paesaggistica. I Carabinieri Forestali ricordano che i controlli continueranno per tutelare le aree a rischio e per verificare anche la gestione dei materiali di risulta dei cantieri.
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