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ANCONA - “Nessun clima di terrore in casa. Non vi erano neppure pannoloni usati sopra il tavolo dove si mangiava”: Dina Mogianesi respinge le accuse davanti al Gip. La donna, 78enne jesina arrestata per presunti maltrattamenti e lesioni su donne con problemi psichici che convivevano in un appartamento di via del Verziere, questa mattina si è presentata con la sua avvocata Alessia Barcaglioni, rispondendo alle domande del giudice per le indagini preliminari. Con lei indagati anche il marito della donna, Franco Frantellizzi, 86 anni, e la figlia della coppia. Secondo gli inquirenti, la coppia, che si trova ai domiciliari, gestiva di fatto l’appartamento che - ufficialmente -rientrava in un progetto di vita indipendente.
Le indagini della Squadra Mobile erano scattate in seguito ai racconti di alcune inquiline dell’appartamento alle assistenti del Centro di salute mentale di Jesi. Una in particolare parlava di abusi sessuali, umiliazioni, parolacce, pasti negati, botte e schiaffi. Da lì, l’installazione in casa di alcune telecamere di sorveglianza e le 600 pagine del fascicolo d’indagine. L’86enne era stato arrestato in flagranza di reato. La legale di Dina Mogianesi ha chiesto l’attenuazione della misura cautelare, dai domiciliari a obbligo di firma.