Condividi:
ANCONA – La scena politica marchigiana si accende con lo scambio di sfide televisive e dichiarazioni pungenti tra esponenti di spicco locali in vista delle prossime elezioni Europee. Carlo Ciccioli, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e candidato per il Centro Italia, ha criticato duramente Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e coordinatore dei sindaci dem, per la sua recente sfida a un duello televisivo con il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.
"La megalomania di Ricci è ormai fuori controllo. In evidente difficoltà, cerca di attirare l’attenzione sfidando inutilmente il Presidente Acquaroli, ignorando che la vera contesa politica è altrove", ha affermato Ciccioli, sottolineando come Ricci stia, a suo dire, cercando di guadagnare visibilità a scapito della serietà istituzionale. Ciccioli ha poi invitato Ricci a confrontarsi direttamente con lui, dato che entrambi sono candidati alle prossime elezioni europee, anziché sfidare figure non direttamente coinvolte nel suo stesso ambito elettorale.
Dall’altro lato, Matteo Ricci rilancia la sfida a Acquaroli, sottolineando la necessità di un dibattito aperto sul futuro delle Marche e dell’Europa. Durante un convegno organizzato da Cgil Marche a Pesaro, Ricci ha espresso preoccupazioni sulle attuali direzioni politiche regionali, specialmente in termini economici, sociali e sanitari. "Le Marche non hanno una rotta definita e questo incide negativamente sulle nostre potenzialità, inclusa la recente occasione mancata con la Capitale Italiana della Cultura", ha dichiarato Ricci, accusando la gestione di Acquaroli di non aver saputo coinvolgere adeguatamente le altre province.
Il sindaco di Pesaro ha anche messo in discussione le visioni politiche promosse da Acquaroli, criticando l’approccio nazionalista e sovranista che a suo dire caratterizza la leadership regionale di destra. "Desidero un confronto pubblico con Acquaroli per discutere di questi temi cruciali; lui scelga il canale televisivo", ha concluso Ricci, insistendo sull’importanza di un dialogo aperto e democratico per affrontare i problemi della regione e delineare un futuro europeo più inclusivo e proattivo per le Marche.