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ASCOLI PICENO - Svolta decisiva nella lunga vertenza sulla cosiddetta "Busta paga pesante".

Nella giornata di ieri la Corte di giustizia tributaria di Ascoli Piceno ha preso atto, per la prima volta, del riconoscimento in giudizio da parte dell’Agenzia delle Entrate del diritto al rimborso per i ricorrenti, in alcuni procedimenti promossi dalla Cisl.

Una decisione, sottolinea il sindacato, "che segna un passaggio cruciale per migliaia di cittadini colpiti dal sisma del 2016, assistiti negli anni dal sindacato insieme allo Studio legale Pierdominici".

Il tema "riguarda la restituzione delle somme trattenute ai lavoratori e pensionati del cratere sismico, che avevano beneficiato della sospensione dei tributi con il meccanismo della busta paga pesante".

"Dopo anni di contenziosi, con oltre 3mila persone seguite dalla Cisl e numerose sentenze favorevoli in ogni grado di giudizio, - scrive il sindacato - l’Agenzia aveva continuato a resistere nelle cause pendenti, arrivando perfino a presentare ricorso in Cassazione".

Ora il dietrofront, che apre la strada ai rimborsi. "Un riconoscimento che ci dà grande soddisfazione, la conferma delle ragioni che abbiamo sempre sostenuto - commenta segretario generale Cisl Marche, Marco Ferracuti -. Ora non ci sono più alibi: l’Agenzia rivaluti tutte le pratiche e proceda ai rimborsi. Saremo al fianco dei cittadini fino al compimento delle procedure".

Per il sindacato "si tratta di una vittoria dal valore non solo economico, ma anche sociale, a tutela delle popolazioni colpite dal terremoto".

Cisl Marche promette di vigilare sul percorso dei ricalcoli "passo dopo passo", fino al pagamento delle somme dovute. 

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