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Si è tenuta davanti al gup di Ascoli Angela Miccoli, l’udienza per il cittadino gambiano che lo scorso febbraio aggredì un agente del commissariato di San Benedetto del Tronto a cui stacco una falange di un dito della mano con un morso. Il giudice ha ammesso la costituzione di parte civile dell’agente di Polizia, assistita dall’avvocata Rachele Selvaggia De Stefanis, e ha disposto ulteriori verifiche sull’eccezione di nullità sollevata riguardo alla perizia psichiatrica dell’imputato. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 2 dicembre. In aula era presente anche una delegazione del Sindacato Autonomo di Polizia, guidata dal segretario generale Stefano Paoloni, insieme ai rappresentanti provinciali marchigiani, per manifestare sostegno all’agente. «Per ragioni di servizio – ha spiegato Paoloni – la collega ha subito un grave trauma che ancora oggi non le consente un pieno recupero. Il Sap ha voluto esserle vicino in questo momento difficile, auspicando che ottenga giustizia e che l’aggressore sia chiamato a rispondere del gesto». L’episodio aveva scosso profondamente la città e l’intero corpo di Polizia, sia per la violenza dell’azione sia per le conseguenze fisiche e psicologiche riportate dalla giovane agente, ancora impegnata in un lungo percorso di riabilitazione.
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