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ASCOLI – È stato fatto brillare ieri in una cava nei pressi di Ascoli l’ordigno bellico rinvenuto la scorsa settimana nel letto del fiume Tronto, nell’area del cantiere del ponte Ancaranese. L’operazione, condotta dagli artificieri del 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma, ha consentito di neutralizzare in totale sicurezza il residuato risalente alla Seconda guerra mondiale.
La scoperta dell’esplosivo aveva determinato lo stop immediato del cantiere per ragioni di sicurezza, creando apprensione tra cittadini e operai impegnati nei lavori di ricostruzione. Dopo il recupero e la distruzione controllata dell’ordigno, l’area è stata dichiarata bonificata e messa definitivamente in sicurezza.
Concluse le operazioni, i lavori di ricostruzione del ponte, affidati dalla Struttura commissariale all’Ufficio Speciale Ricostruzione, potranno ora ripartire regolarmente. Il cronoprogramma non dovrebbe subire variazioni significative e l’obiettivo resta quello di restituire quanto prima il doppio senso di marcia lungo una delle principali arterie viarie della zona.
Il ponte Ancaranese rappresenta infatti un collegamento strategico tra le province di Ascoli Piceno e Teramo: la riapertura completa alla circolazione è attesa con grande interesse da cittadini, pendolari e operatori economici, per i quali l’infrastruttura è fondamentale nei rapporti quotidiani tra Marche e Abruzzo.
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