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La scuola secondaria di primo grado Sacconi-Manzoni ha aderito con convinzione allo sciopero indetto per denunciare il genocidio che si sta consumando a Gaza. Una scelta forte, che nasce dalla consapevolezza che la scuola non può limitarsi a trasmettere nozioni, ma ha il dovere di educare alla responsabilità, alla pace e alla giustizia.

I docenti hanno voluto lanciare un messaggio chiaro: di fronte a migliaia di vittime innocenti, non è possibile restare in silenzio.

Lo sciopero diventa così un atto di testimonianza, un modo per unire la propria voce a quella di chi chiede il rispetto dei diritti umani e la fine di ogni violenza.

«La neutralità, in certi momenti, equivale a complicità» – hanno sottolineato gli insegnanti. Per questo, la comunità scolastica ha deciso di fermarsi, per riflettere, per far riflettere, e per ricordare che la dignità della vita umana deve essere sempre difesa, ovunque. Lo sciopero della Sacconi-Manzoni vuole essere un seme: piccolo, ma capace di generare coscienza, memoria e futuro.


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