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PESARO - Il giudice per le indagini preliminari di Pesaro ha richiesto accertamenti urgenti e una relazione medica con riserva di nominare un perito per valutare compatibilità con il carcere di Sandrino Spingardi, il 71enne che lo scorso 11 luglio esplose alcuni colpi di pistola a Marotta durante una festa della nipote di cinque anni per la fine dell’asilo. Uno dei proiettili colpì mortalmente alla testa Griselda Cassia Nunez di 44 anni, cognata dell’uomo e nonna della bimba. Ferita da due proiettili al volto e all’addome anche Kenia Cassia Vaca di 28 anni, mamma della bambina. Riuscì a salvarsi per miracolo. L’iniziativa del gip segue la richiesta di una perizia medico-legale presentata da Salvatore Asole, legale di Spingardi. L’avvocato a supporto della sua richiesta ha depositato sei cartelle cliniche legate alle condizioni psicofisiche dell’uomo. Per lo staff difensivo dell’ex idraulico, Asole è co-difensore con Aldo Nocito, Spingardi avrebbe «gravissime patologie incompatibili con il carcere». Il legale è aperto anche alla valutazione di spostarlo in un altro istituto penitenziario, ma con reparti specialistici idonei. Asole ha annunciato nelle scorse settimane che richiederà anche una perizia balistica e biometrica per stabilire se Spingardi possa aver sparato per uccidere e per capire se nella sua posizione corporea poteva mirare precisamente, visto il forte tremore alle mani che presenta. Il 71enne, che viveva in una roulotte accanto alla casa di Griselda, in via Sterpettine 31, quella notte era stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di omicidio volontario.
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