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FABRIANO – I carabinieri della Compagnia di Fabriano hanno arrestato in flagranza di reato, per furto aggravato e indebito utilizzo di strumenti di pagamento diversi dai contanti, una 45enne nordafricana residente a Fabriano, con precedenti penali per reati della stessa natura.
I militari sono intervenuti su richiesta di un 35enne originario del Marocco e che attualmente lavora come badante per un 90enne del luogo, il quale ha segnalato al 112 la sottrazione della carta di credito dell’anziano, ipotizzando potesse essere avvenuta ad opera di due donne sue connazionali, che in passato avevano saltuariamente assistito il 90enne nelle faccende domestiche e che di tanto in tanto erano andate a trovarlo.
Le pattuglie in circuito della Stazione e della Radiomobile di Fabriano si sono messe alle immediate ricerche delle sospettate, intercettandole nei pressi della vicina banca Bper poco dopo aver tentato di prelevare contante presso lo sportello Atm utilizzando proprio la carta dell’anziano.
Tuttavia ad impedirle materialmente di attingere al conto corrente dell’uomo è stata la prontezza di quest’ultimo che giorni prima, dopo aver riscontrato altre operazioni di prelievo fraudolento dal proprio conto corrente e denunciato le stesse ai Carabinieri di Fabriano, aveva richiesto alla sua banca un nuovo bancomat con diverso pin, riuscendo a mantenere segreti sia l’operazione che il nuovo codice alle due straniere.
Inoltre ad inchiodare l’arrestata alle sue responsabilità per il furto sono state le immagini che i Carabinieri hanno recuperato dal sistema di videosorveglianza domestica, installato dalla vittima proprio su consiglio dei militari dell’Arma a seguito delle precedenti denunce di furto presentate.
Le telecamere, collegate in remoto al cellulare dell’attuale badante del 90enne (che ha quindi potuto documentare il furto e attivare immediatamente i soccorsi dell’Arma), hanno infatti registrato il momento in cui la 45enne sottrae dal borsello del 90enne la carta bancomat poco prima di lasciare l’abitazione della vittima, insieme alla complice che nel frattempo la distraeva.
L’arrestata è stata posta quindi agli arresti domiciliari mentre l’altra donna coinvolta, una 36enne incensurata, è stata denunciata in stato di libertà per aver concorso nel tentativo di indebito prelievo. Questa mattina si è celebrata dinanzi al Tribunale di Ancona l’udienza di convalida, all’esito della quale è stata confermata a carico dell’arrestata la misura domiciliare.
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