Un’eredità che pedala: a 8 anni dalla scomparsa Michele Scarponi vive nel Trofeo a lui dedicato
Foto Federciclismo Marche
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Qui la nota stampa della Federciclismo Marche.

Il Trofeo Michele Scarponi ha colpito nel segno, toccando profondamente sia gli atleti che gli addetti ai lavori, non solo per l’ottimo contenuto tecnico della manifestazione, ma soprattutto per la sua valenza emotiva: un tributo all’Aquila di Filottrano, a otto anni dalla sua scomparsa.

Una corsa tutta dedicata ai giovani, quei ragazzi che oggi si ispirano a Michele e al suo messaggio semplice ma potente: “Correte in bici, divertitevi e inseguite il sogno, perché magari il sogno, a volte, si realizza”!

Una frase che continua a vivere, accendendo passione e speranza nelle nuove generazioni del ciclismo.

A curare l’organizzazione di questa edizione del battesimo, per la categoria juniores, è stata l’AVIS Frecce Azzurre con la regia di Francesco Jajani e Sandro Santacchi, in stretta collaborazione con la Fondazione Michele Scarponi con in testa il segretario generale Marco Scarponi.

La manifestazione ha acceso i riflettori su un territorio messo a dura prova dal terremoto del 2016, affrontando anche temi importanti come la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile. Oltre a Michele Scarponi, sono stati ricordati due giovani vittime della strada, i diciassettenni Matteo Lorenzi e Silvia Piccini, a cui sono stati dedicati i traguardi volanti e il gran premio della montagna.

A movimentare la corsa, svoltasi su una distanza complessiva di 96,3 chilometri sono stati i traguardi volanti posizionati nel corso dei primi cinque giri attorno a Castelraimondo: al terzo passaggio si è imposto Eros Zoppas (Ciclistica Omnia Imola), al quarto Alessio Leone (Team Belvedere).

La gara ha cambiato ritmo nel circuito finale attorno a Camerino, sempre di cinque giri con due gran premi della montagna in palio: li hanno conquistati Stefano Cavalli (Team General System) e Alessandro Battistoni (Fior di Grano Tris Stampi).

Battistoni, in particolare, ha mostrato grande tenacia nel lanciarsi in fuga solitaria e guadagnando fino a 30-40 secondi di vantaggio. Una prova di forza e carattere che gli è valsa il premio speciale di super combattivo della giornata. La sua avventura è terminata a circa cinque chilometri dal traguardo, quando ha ceduto il passo al gruppo.

Un altro improvviso cambio di ritmo ha permesso ancora a Cavalli, stavolta in compagnia di Leonardo Schiavo (Postumia 73 Dino Liviero) di isolarsi dal gruppetto dei migliori che si è progressivamente sgranato lungo l’ultima salita di giornata: il tratto in ciottolato che conduceva al traguardo di piazza Cavour a Camerino (lo stesso dove Michele Scarponi ottenne una memorabile vittoria nel 2009, nell’ambito della Tirreno-Adriatico).

Nella volata a due, Cavalli ha avuto la meglio su Schiavo. Il podio è stato completato da Luca Carnicella della CPS Professional Team, mentre gli altri atleti sono transitati sotto il traguardo uno alla volta, a conferma della durezza selettiva dell’ultimo tratto di gara.

La cerimonia di premiazione, condotta dallo speaker Fabrizio Amadio, ha regalato momenti di grande emozione e riconoscimento per tutti i protagonisti della giornata. Si sono succeduti Massimo Romanelli (Presidente del Comitato Regionale FCI Marche), Fabio Luna (Presidente del CONI Marche) e Lino Secchi (Presidente Onorario della Federciclismo Marche) così come i due Sindaci dei comuni di partenza e di arrivo Patrizio Leonelli (Castelraimondo) e Roberto Lucarelli (Camerino). A rendere ancora più intensa la cerimonia, la presenza della famiglia Scarponi con i genitori Flavia e Giacomo.

Un momento particolarmente simbolico ha visto protagonista il vincitore Stefano Cavalli, al quale è stata consegnata la maglia bianca di miglior giovane della Vuelta di Spagna indossata da Giulio Pellizzari durante la corsa a tappe spagnola. A porgerla sul podio è stata Francesca, madre di Pellizzari, in un gesto carico di significato e nel nome dell’eccellenza marchigiana nel ciclismo.

Tante presenze illustri anche nel corso della manifestazione con gli ex professionisti Andrea Tonti, Simone Stortoni, Francesco Casagrande e anche quella del plurimedagliato azzurro del paraciclismo Giorgio Farroni. Tutti amici di Michele, uniti in un ricordo commosso, a testimoniare l’eredità morale e sportiva che ha lasciato a tutto il mondo del ciclismo.

ORDINE D’ARRIVO TROFEO MICHELE SCARPONI

1° Stefano Cavalli (Team General System) 96,3 chilometri in 2.27’17” media 39,231 km/h

2° Leonardo Schiavo (Postumia 73 Dino Liviero) a 2”

3° Luca Carnicella (CPS Professional Team)

4° Mattia Ballerini (Team Vangi Il Pirata)

5° Matteo Paganelli (Team General System)

6° Matteo Ranieri (Team General System) a 11”

7° Dario Cammisa (Work Service Coratti) a 14”

8° Lorenzo Polise (Work Service Coratti)

9° Alessandro Zardi (Ciclistica Omnia Imola) a 21”

10° Samuele Uguccioni (Fior di Grano Tris Stampi)

11° Matteo Gabriele (Italia Nuova Borgo Panigale)

12° Raffaele Cascione (Team Vangi-Il Pirata)

13° Matteo Paltrinieri (Team General System)

14° Giovanni Ercoli (Scap – Logistica Ambientale)

15° Mattia Foschi (Ciclistica Omnia Imola)

16° Matteo Luci (CPS Professional Team)

17° Nicolò Tomassini (Team Vangi-Il Pirata)

18° Teo Lancioni (Team General System)

19° Cesare Tassi (SC Cene)

20° Tommaso Tasca (Postumia 73 Dino Liviero)

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