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ANCONA - Lo sguardo rivolto alla costruzione del futuro. È questa la ragione e, al contempo, il leitmotiv del congresso numero 69 del Cni, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona e Macerata, che porterà nelle Marche, dopo oltre un quarto di secolo, tutti gli Ordini degli ingegneri d’Italia.
Una direzione di marcia ben sintetizzata dal titolo della manifestazione: visioni. La centralità dell’universo ingegneristico nazionale per il futuro del Paese rende l’intera categoria il solido architrave della modernizzazione italiana e della lotta ad ogni fragilità strutturale e sistemica della nostra vita collettiva.
Da questa categoria nascono soluzioni all’avanguardia contro le criticità più eterogenee: dalla prevenzione sismica alle infrastrutture, dalle opere pubbliche alla cybersecurity. Dopo la Trilaterale del 2023 e il G7 Salute nel 2024, Ancona diventerà la capitale dell’Ingegneria nel 2025. Attesi, dal 13 al 16 ottobre, 1.300 ingegneri da tutta Italia, nel capoluogo dorico, 104 Ordini provinciali coinvolti, 25 Federazioni Regionali e Fondazioni. Splendida location sarà il Teatro delle Muse che con i suoi millecento posti, più ridotto e altre sale, rappresenta il luogo ideale per accogliere un mega-evento nazionale in grado di accendere i riflettori sulla città anche in chiave di promozione turistica. Il 13 ottobre è prevista l’inaugurazione del Congresso con temi di attualità nazionali.
Il 14 ottobre la sede sarà galleggiante. I congressisti che alloggeranno durante l’intera iniziativa su una nave da crociera, raggiungeranno infatti la città di Fiume (Rijeka) per un confronto con i professionisti croati.
“Le Marche- ha spiegato Stefano Capannelli Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona, intervenuto alla conferenza di presentazione - diventeranno, per alcuni giorni, non una semplice vetrina, ma un vero e proprio palcoscenico di confronto per offrire soluzioni concrete alle fragilità che colpiscono questa ed altre meravigliose terre italiane. Ogni tema, inviterà a comporre una solida ed efficace prospettiva risolutrice, una visione, al servizio dei nostri territori.
Si discuterà di prevenzione sismica ed idrogeologica. Saranno affrontate inoltre le innovazioni volte ad un’effettiva crescita delle infrastrutture fisiche e telematiche con una particolare attenzione al tema dei porti. Le nostre analisi indugeranno sulle possibilità, per la Regione, di trarre sempre maggiori vantaggi da un sistema dei porti italiani su cui transita oltre il 50% delle merci importate ed esportate in volumi ed il 30% in valore. Denso sarà il capitolo sulle funzionalità e la centralità delle opere pubbliche con un focus ad hoc sul nuovo Codice dei Contratti.”
Il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, ha sottolineato i “riflessi positivi” dell’evento sul capoluogo e l’avvio di un possibile nuovo filone di sviluppo turistico legato all’attività congressuale. “È nostra intenzione co-progettare anche assieme agli ordini professionali una città che sia sempre più volano di crescita per tutto il territorio regionale. Il Congresso è un formidabile vettore promozionale.” “Siamo stati entusiasti di ospitare, nei giorni che hanno preceduto l’assise nazionale, a Macerata, le attività aggregative e sportive, con circa 1600 atleti, organizzate dal nostro Ordine – ha aggiunto Alessandro Mecozzi Vice Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Macerata offrendo ai nostri colleghi l’opportunità di scoprire incantevoli meraviglie paesaggistiche e culturali ”. Per Massimo Conti, Presidente della Federazione Regionale Ordini degli Ingegneri delle Marche, “il congresso nazionale avrà molteplici finalità: sarà un’occasione di studio, di confronto e di riflessione su eventi come il sisma del 2016, l’alluvione del 2022, il rinnovo delle tratte ferroviarie e l’ampliamento dell’edilizia ospedaliera, ma anche il programma infrastrutturale per la connessione stradale delle aree interne con la costa”.
“Le Marche diventeranno una sorta di teatro sul quale andrà in scena il meglio della cultura ingegneristica della penisola, il mare da cui quella stessa cultura prenderà il largo” - ha spiegato, con una metafora Alberto Romagnoli, unico esponente marchigiano del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. L’assise congressuale sarà preceduta il 12 ottobre da un evento aperto alla collettività, promosso dal Network CNI Giovani Ingegneri, in programma in piazza Roma ad Ancona dal titolo “Ingegniamoci” per raccontare e provare scoperte, invenzioni, visioni su temi come: energia e sicurezza, sostenibilità, sport ed inclusione, Intelligenza Artificiale.
Alla conferenza stampa sono stati presenti, tra gli altri, Stefano Violoni, Presidente ANCE Marche, Gianluca Pellegrini in rappresentanza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centrale, Stefano Lenci e Fabrizio Gara dell’Università Politecnica delle Marche e alcuni sponsor che hanno sostenuto l’evento.