Nuovo inferno in A14, due auto in fiamme e 15 chilometri di coda

Due auto in fiamme in A14 a causa del rogo che è scaturito in Zona Santa Lucia a San Benedetto del Tronto poco dopo mezzogiorno. L’incendio ha colpito una collina che lambisce l’autostrada e due mezzi hanno preso fuoco lungo la corsia sud, poco prima dello svincolo di Porto d’Ascoli. Le fiamme hanno avvolto le vetture mentre transitavano all'altezza della scarpata al km 307+200. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza la zona insieme alle pattuglie della polizia autostradale di Porto San Giorgio e il personale della Direzione 7° Tronco di Pescara di Autostrade per l’Italia. Le code, dopo il venerdì nero di incidenti sulla dorsale adriatica, hanno raggiunto anche 10 chilometri in direzione Taranto tra Pedaso e San Benedetto.

I DUE MEZZI IN FIAMME

Il primo mezzo ha preso fuoco a poca distanza dal casello di San Benedetto e l’automobilista è riuscito ad accostare e scendere senza troppe conseguenze. Nel secondo caso, invece, è rimasta intossicata un'intera famiglia: padre, madre e figlia. I tre, originari di Ferrara, si stavano dirigendo verso ad Otranto per passare le festività natalizie con la famiglia. La vettura su cui viaggiavano ha preso fuoco per colpa del vento che ha spostato le fiamme anche verso l’A14. Il rogo li ha travolti e sono riusciti miracolosamente a salvarsi. Attorno alle 16:30 l’autostrada ha riaperto e le code sono state smaltite in questo sabato di esodo prenatalizio.

IL ROGO IN ZONA SANTA LUCIA

La collina di Santa Lucia, tra San Benedetto e Porto d’Ascoli, ha continuato, invece, a bruciare per ore e sono arrivati, nel primo pomeriggio, rinforzi dalla centrale di Ascoli Piceno. È entrato in azione anche un elicottero del nucleo di Pescara, coordinato da un DOS (direttore delle operazioni di spegnimento), che ha effettuato lanci mirati soprattutto nelle vicinanze dell’autostrada. Sul posto nove operatori con tre autobotti e tre mezzi fuoristrada. In queste immagini di Vera Tv si vede come anche i fili dell’alta tensione siano andati in parte bruciati nel rogo che ha interessato la zona e sul quale ora bisognerà far luce per capire se sia stato un caso fortuito o se, dietro, ci sia la mano di un piromane.