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ANCONA – Dopo una lunga attesa e numerose richieste di sollecito da parte dei sindacati, è stato convocato il tavolo sul monitoraggio dell’accordo raggiunto per Beko Europe.
L’appuntamento è stato fissato per il 17 novembre alle 16 nella Sala Parlamentino del ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Come detto, si tratta di una convocazione molto attesa dai sindacati che, nei giorni scorsi, avevano evidenziato "un’applicazione distorta e parziale del Piano Industriale 2025-27, parte integrante dell’accordo quadro del 14 aprile 2025 sottoscritto al Mimit, a distanza di sei mesi dalla firma".
Secondo le parti sociali, l’azienda starebbe andando veloce solo sul "piano di saving attraverso le uscite dei dipendenti e la riduzione di risorse nell’organizzazione del lavoro e nell’attività di ricerca e sviluppo".
Invece, dalla firma dell’accordo, proseguono, "l’azienda sta ritardando gravemente l’avvio degli investimenti previsti, sia nei processi che nello sviluppo di nuovi prodotti. Del piano di investimento da 300 milioni di euro non si è ancora vista una concreta applicazione".
La preoccupazione tra i lavoratori è che Beko stia considerando l’acquisizione di Whirlpool "non come un progetto di sviluppo industriale, ma come una mera operazione commerciale per acquisire nuove quote di mercato".
Per questo motivo è stato stabilito sin da ora che durante l’incontro del 17 novembre, verrà presentata "una relazione dettagliata sito per sito, divisione per divisione, sui mancati investimenti previsti dagli accordi, sulle carenze di saturazione delle linee produttive considerate strategiche nel piano industriale, sul taglio di risorse per le attività di ricerca e sviluppo e - spiegano i sindacati - sul mancato confronto in alcune sedi per la gestione delle uscite volontarie dei lavoratori".

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