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ANCONA – «La commissione di garanzia ha un ruolo tecnico e ne va rispettato il lavoro. Ora tocca alla politica». Con queste parole la segretaria regionale del Partito Democratico delle Marche, Chantal Bomprezzi, è intervenuta dopo le polemiche nate per la cancellazione del consigliere Antonio Mastrovincenzo dall’anagrafe degli iscritti al Pd per l’anno 2025/2026.
«Come già annunciato – ha aggiunto Bomprezzi – convocherò la direzione regionale affinché, come auspico, questa vicenda si chiuda e si risolva per il meglio nella sede deputata. Il Pd è una comunità inclusiva e aperta, in cui bisogna lavorare per unire e non per dividere, senza escludere nessuno, a partire dal consigliere Mastrovincenzo».
La segretaria ha voluto così richiamare il partito a un atteggiamento di coesione interna, dopo settimane di tensioni seguite alla decisione della commissione di garanzia di cancellare il nome di Mastrovincenzo, considerandolo non più iscritto ai dem in quanto eletto nel 2020 con la lista civica “Ricci Presidente”.
Mastrovincenzo, volto storico del Pd marchigiano ed ex presidente dell’Assemblea legislativa regionale, milita nel partito dal 2008. Alle ultime elezioni regionali si era candidato nella lista civica che sosteneva il governatore uscente Luca Ceriscioli, dopo che la segreteria regionale democratica aveva posto un veto sulla sua candidatura per un terzo mandato consecutivo.
La vicenda, che ha riacceso il dibattito sul rapporto tra partiti e liste civiche, è ora destinata a essere affrontata politicamente. Bomprezzi ha ribadito la necessità di riportare il confronto «nella sua sede naturale, quella della direzione regionale», con l’obiettivo di restituire serenità e compattezza a un partito che, come ha ricordato, «deve essere casa di tutti e non luogo di esclusioni».
Diretta Samb