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La Guardia di Finanza di Roseto degli Abruzzi ha sequestrato 190 biciclette a pedalata assistita di produzione cinese, per un valore complessivo superiore ai 240.000 euro. L’operazione, avviata d’iniziativa dai finanzieri, mirava a contrastare l’immissione sul mercato di prodotti non conformi alle norme europee e potenzialmente pericolosi per i consumatori. Le indagini sono partite da alcuni indizi, tra cui un prezzo di vendita insolitamente basso rispetto a quello di prodotti simili. I controlli, effettuati in negozi delle province di Teramo, Pescara e Ascoli Piceno, hanno permesso di individuare diverse bici elettriche con marchio “CE” apposto in modo irregolare. Questa sigla, che dovrebbe garantire l’origine e la sicurezza del prodotto, in realtà era stata utilizzata senza che i requisiti fossero rispettati, ingannando così gli acquirenti. Le biciclette a pedalata assistita rientrano infatti tra i prodotti che, per legge, devono essere certificati secondo il Regolamento CE 765/2008 e il Decreto Legislativo 17/2010, che recepisce la direttiva europea sulle macchine. La marcatura CE assicura che il prodotto sia stato testato da organismi autorizzati e che sia adatto alla circolazione sul mercato europeo. Vendere articoli con un marchio CE falso o irregolare può esporre chi li acquista a rischi seri: difetti meccanici, malfunzionamenti durante l’uso su strada e pericoli legati a componenti elettriche non controllate. Al termine dell’operazione, oltre al sequestro delle 190 biciclette, il titolare dell’azienda coinvolta è stato segnalato alle Procure della Repubblica di Teramo, Pescara e Ascoli Piceno per il reato di frode in commercio. La Guardia di Finanza ricorda che contrastare la diffusione di prodotti non sicuri significa proteggere i consumatori e tutelare le imprese corrette, garantendo un mercato concorrenziale e rispettoso delle regole.
Diretta Samb