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ANCONA - L’équipe di chirurgia ricostruttiva e chirurgia della mano dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche ha salvato la mano di un paziente arrivato dalla provincia di Chieti con "un devastante trauma da schiacciamento provocato da una spaccalegna". Lo riferisce l’ospedale di Torrette di Ancona.

L’uomo si era infortunato nel pomeriggio ed era arrivato d’urgenza al presidio di Torrette verso le 22,30 di lunedì scorso. Il macchinario aveva fracassato le ossa e maciullato i tessuti di metà della mano fino al polso. Due ore dopo l’arrivo il paziente era in sala operatoria, con l’intervento terminato all’alba.


"Le difficoltà tecniche erano enormi - spiega il professor Michele Riccio, direttore dell’unità operativa - in quanto la mano era completamente ischemica poiché tutte le arterie risultavano chiuse da trombi a causa dello schiacciamento e pertanto il rischio di amputazione era più che concreto". I chirurghi Pasquale Gravina e Angelica Aquinati, affiancati dagli infermieri Barbara Trapasso, Stefano Palmieri e Valeria Crescini e dall’anestesista Francesca Moccheggiani, sono riusciti a restituire la funzione ad alcune dita fra cui il pollice.


Dopo l’intervento il paziente è stato tenuto in stretta osservazione sotto terapia anticoagulante. Per giorni la situazione è rimasta in bilico, in attesa che la rivascolarizzazione stabilizzasse la vitalità delle dita reimpiantate. Ora, a distanza di quasi una settimana, l’uomo è fuori pericolo e potrà riacquistare una buona funzionalità dell’arto. 

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