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Il Comune di Ascoli Piceno raggiunge un ulteriore traguardo nel percorso di innovazione digitale. Dopo l’ingresso nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente nel 2019 e la digitalizzazione delle liste elettorali nel 2023, dalla giornata di martedì 25 novembre 2025 anche i registri dello Stato Civile vengono trasferiti ufficialmente nell’Archivio Nazionale Informatizzato (ANSC). Una trasformazione che segna la fine dell’era dei registri cartacei, utilizzati ininterrottamente dal 1866.

Nella mattina del 24 novembre, gli uffici dei Servizi Demografici hanno chiuso definitivamente i volumi cartacei, attivando da oggi i nuovi servizi totalmente digitali. Il primo atto registrato nella nuova piattaforma è stato quello di nascita del piccolo Romeo Seghetti, venuto alla luce il 22 novembre: il padre Alessandro ha effettuato la dichiarazione presso l’ufficio comunale alla presenza del sindaco Marco Fioravanti.

“Per Ascoli è un passaggio storico – ha commentato il primo cittadino – che completa un cammino di modernizzazione e ci colloca tra i Comuni più avanzati nella gestione digitale dei servizi pubblici. Non si tratta solo di un cambio di strumenti, ma di un’evoluzione culturale che renderà l’amministrazione più efficiente e i servizi più vicini alle esigenze dei cittadini”.

Il progetto ANSC costituisce un tassello centrale nell’ampliamento delle funzioni digitali dell’anagrafe nazionale: una piattaforma unica, accessibile a tutti i Comuni, che consente di gestire in modo informatizzato iscrizioni, trascrizioni, annotazioni e conservazione degli atti di stato civile.

Un risultato definito “di grande valore” anche dall’assessore allo Stato Civile, Donatella Ferretti, che ha sottolineato l’impegno del personale comunale: “Grazie a questo sistema potremo garantire procedure più veloci, sicure e trasparenti. È un investimento sul futuro che produce benefici immediati per famiglie, professionisti e imprese”.

Sostenuto dal Ministero dell’Interno e dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio, l’ANSC migliora i tempi di gestione, riduce gli errori e rende più semplice la consultazione degli atti. Le dichiarazioni potranno essere firmate digitalmente tramite SPID o CIE, mentre chi ne fosse sprovvisto potrà continuare a utilizzare la firma autografa. L’automazione degli archivi permetterà inoltre di snellire i registri comunali e velocizzare la lavorazione delle pratiche.

La digitalizzazione totale dello stato civile rappresenta un passo decisivo verso una Pubblica Amministrazione integrata e orientata al cittadino, in linea con gli obiettivi del PNRR. A soli quattro mesi dall’attivazione del sistema su scala nazionale, oltre metà dei Comuni italiani ha già aderito all’ANSC, confermando la portata di una trasformazione destinata a cambiare profondamente il rapporto tra cittadino e istituzioni.

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