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La conferenza permanente ha dato il via libera ai lavori di riparazione dei danni e di rafforzamento locale della chiesa di San Lorenzo a Genga, in provincia di Ancona. L’edificio, la cui costruzione è collocabile tra il XV e il XVIII secolo, aveva già subito un primo intervento di recupero dopo il terremoto del 1997, con restauri effettuati nei primi anni Duemila.

Il nuovo progetto prevede una serie di operazioni mirate alla tutela strutturale e architettonica dell’edificio sacro. Tra queste figurano il consolidamento della volta in camorcanna dell’aula, accompagnato da puntellamento e verifica dello stato conservativo, la sigillatura delle crepe e il possibile rinforzo dell’intonaco. È inoltre programmata la revisione del tetto in coppi, con sostituzione degli elementi deteriorati, oltre a interventi murari tramite la tecnica dello “scuci-cuci” per sanare eventuali lesioni profonde. Il piano comprende anche iniezioni di miscele non cementizie per la rigenerazione delle murature e l’inserimento di imperniature armate verticali in acciaio nel campanile. Il valore complessivo dei lavori ammonta a 229.264,69 euro.

Il commissario alla ricostruzione post-sisma 2016 ha sottolineato come questo intervento si inserisca in un percorso di rilancio del patrimonio religioso danneggiato, evidenziando l’impegno costante nel restituire alla fruizione pubblica luoghi di culto e identità. Ha inoltre ringraziato le istituzioni regionali, l’arcivescovo, gli uffici tecnici e l’amministrazione locale per il supporto fornito lungo l’iter progettuale.

L’arcivescovo Francesco Massara ha definito l’intervento un passo decisivo per la valorizzazione del territorio di Genga, che già ospita attrazioni di grande richiamo come le Grotte di Frasassi e il Tempio del Valadier. Ha espresso gratitudine per il lavoro congiunto tra commissario, Usr e Soprintendenza, sottolineando come il recupero della chiesa rappresenti un importante gesto di restituzione alla comunità locale.

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