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ASCOLI - Un vero e proprio regalo di Natale, concreto e atteso da anni, è arrivato oggi per le persone con disabilità e per le loro famiglie. Il Comune di Ascoli ha infatti presentato il progetto ’Dopo di noi’, finanziato nell’ambito del Pnrr: un intervento che dà finalmente risposta a una delle domande più dolorose che accompagnano mamme, papà e caregiver: “Chi si prenderà cura dei nostri figli quando noi non potremo più farlo?” Il progetto, curato dall’Ambito Territoriale Sociale, rappresenta un investimento non solo strutturale ma soprattutto umano.

Alla casa albergo Ferrucci sono stati ristrutturati due appartamenti capaci di accogliere fino a dieci persone, creando uno spazio protetto dove i ragazzi potranno crescere nella direzione dell’autonomia. Accanto agli alloggi, il programma prevede tirocini di inclusione, attività di socializzazione, percorsi di formazione lavoro e perfino l’utilizzo di strumenti digitali per attività di smart working, così da favorire competenze reali e un inserimento autentico nella comunità.

“Il futuro delle ragazze e dei ragazzi con disabilità è spesso motivo di apprensione per chi li segue ogni giorno, in primis i genitori – hanno spiegato il sindaco Marco Fioravanti e l’assessore ai servizi sociali Massimiliano Brugni –. Questo progetto vuole offrire risposte concrete e, dunque, sollievo”. L’obiettivo, precisano, è creare per ciascuno “una condizione di indipendenza e autosufficienza, costruita sullo sviluppo delle competenze e sulla creazione di relazioni”. Nelle abitazioni i giovani saranno accompagnati da personale specializzato di cooperative dedicate, che garantirà sicurezza, sostegno e un affiancamento costante, senza però sostituirsi alla loro capacità di autodeterminarsi.

“A beneficiarne – ha aggiunto Brugni – saranno sia i diretti interessati sia le famiglie, che potranno vedere i propri cari sentirsi finalmente parte attiva della comunità”. Un progetto che cammina sulla forza della collaborazione, come ha ricordato anche la direttrice sanitaria dell’Ast di Ascoli, Maria Bernadette Di Sciascio: “La giornata di oggi è il simbolo di un percorso costruito insieme, pezzo dopo pezzo, come un grande puzzle in cui ogni istituzione, ogni servizio e ogni famiglia ha un ruolo essenziale”.

Una rete che unisce sanità, servizi sociali, enti locali e associazioni, perché solo lavorando fianco a fianco, ha sottolineato, “si possono offrire risposte reali ai bisogni dei ragazzi”. La cerimonia di inaugurazione si è conclusa con la benedizione del vescovo Gianpiero Palmieri, che ha sottolineato il valore comunitario di un progetto che, alla vigilia del Natale, dona alla città un segno tangibile di attenzione verso chi ha più bisogno.

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