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VASTO – Un rappresentante dell’ambasciata d’Australia in Italia si è recato nella casa famiglia di Vasto dove, dal 20 novembre, sono ospitati i tre fratellini della coppia anglo-australiana diventata nota come “famiglia nel bosco” di Palmoli. La visita istituzionale ha avuto lo scopo di verificare le condizioni dei minori e di seguire da vicino una vicenda che da settimane è sotto la lente di servizi sociali e autorità giudiziarie.
Nella struttura protetta è presente anche la madre, Catherine Birmingham, che alloggia nello stesso edificio ma può vedere i figli solo in momenti definiti e con modalità vigilate, come previsto dal percorso di tutela attivato dai servizi. Oltre al rappresentante diplomatico hanno partecipato all’incontro anche le figure nominare dal Tribunale per i minorenni dell’Aquila: la curatrice speciale Marika Bolognese e la tutrice Maria Luisa Palladino, incaricate di monitorare la situazione e riferire sull’interesse dei bambini. Presente anche la garante regionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, Alessandra De Febis, insieme a un’avvocata della difesa.
Il caso resta ora all’attenzione del Tribunale minorile aquilano, che dopo l’udienza del 4 dicembre si è riservato la decisione sulla richiesta di revoca dell’ordinanza di allontanamento dei minori dal casolare di Palmoli, la cosiddetta “casa nel bosco”, presentata dai legali dei genitori Catherine e Nathan. In attesa del pronunciamento, i tre bambini rimangono nella casa famiglia, mentre prosegue il monitoraggio sul loro benessere e sulla possibilità di un futuro ricongiungimento.
La visita dell’ambasciata viene letta come un passaggio di accompagnamento e attenzione consolare, in un quadro che ha già assunto rilievo internazionale. Le prossime ore saranno decisive per capire se i giudici riterranno di modificare le misure adottate o di confermarle, orientando così il percorso della famiglia e, soprattutto, quello dei tre minori.

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