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A San Benedetto del Tronto, davanti al Museo “La Casa del Vento” dedicato a Marcello Sgattoni, si ripete da tempo una situazione che continua a far discutere. Nell’area antistante l’ingresso, a ridosso delle statue, vengono spesso lasciate automobili in sosta, con un impatto evidente sul decoro e sulla fruibilità di uno spazio che nasce con una precisa vocazione culturale.

Non è soltanto un tema di viabilità o di abitudini sbagliate: in gioco c’è il rispetto per un luogo simbolico e per il lavoro di un artista che ha contribuito a dare valore e riconoscibilità alla città. L’effetto, per chi visita o semplicemente passa di lì, è quello di un museo “soffocato” da un uso improprio dell’area, con opere e ingresso che finiscono per diventare sfondo di una sosta selvaggia.

Secondo quanto riferito da cittadini e frequentatori della zona, negli ultimi mesi non sarebbero mancate segnalazioni e richieste di intervento rivolte al Comune. L’obiettivo, spiegano, sarebbe quello di adottare misure semplici e rapide: una delimitazione fisica che impedisca la sosta davanti all’accesso, una segnaletica più chiara e controlli più frequenti per scoraggiare comportamenti reiterati.

Il punto, in sostanza, è che un museo non può essere trattato come un’area di parcheggio. La tutela dei luoghi culturali passa anche da dettagli apparentemente minuti, ma decisivi per l’immagine e l’identità di una città. E proprio per questo, da più parti si chiede che la questione venga affrontata in modo definitivo, restituendo dignità e visibilità alla Casa del Vento e alle opere che ne caratterizzano l’ingresso.

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