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ASCOLI - Se ne va un volto storico dell’Ascoli Calcio. Eugenio Perico è scomparso nella giornata di mercoledì 17 dicembre, lasciando un vuoto profondo soprattutto tra i tifosi bianconeri, che in lui hanno riconosciuto per anni un simbolo di affidabilità, attaccamento e continuità.

Nato a Curno nel 1951, Perico arrivò ad Ascoli all’inizio degli anni Settanta dopo l’esordio con l’Atalanta. In maglia bianconera trovò la sua vera dimensione calcistica: con il club marchigiano conquistò subito una storica promozione in Serie A e rimase per otto stagioni consecutive, diventando una colonna della difesa e uno dei giocatori più rappresentativi di quell’epoca. Il suo nome è ancora oggi scolpito nei record societari: con 236 presenze complessive tra Serie A e Serie B, Perico è tuttora il calciatore con più apparizioni ufficiali nella storia dell’Ascoli.
Sempre presente, affidabile, leader silenzioso, lasciò Ascoli nel 1981 dopo aver disputato l’intero campionato di Serie A dell’anno precedente, scegliendo di tornare all’Atalanta. Ma il legame con la città e con i tifosi bianconeri non si è mai spezzato, perché Perico ha incarnato uno dei periodi più luminosi della storia del club.
Conclusa la carriera da calciatore, divenne allenatore e formatore, ottenendo grandi successi nel settore giovanile dell’Atalanta. Resta però indelebile il ricordo dell’uomo e del difensore che ha scritto pagine fondamentali dell’Ascoli Calcio. Con lui se ne va un pezzo di storia bianconera.
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