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ANCONA – È stato arrestato in Marocco con l’accusa di adulterio e successivamente rimesso in libertà dopo l’intervento della moglie, che dall’Italia ha formalizzato una dichiarazione di perdono. Protagonista della vicenda è un 35enne marocchino, residente in provincia di Ancona, fermato a Rabat mentre si trovava in compagnia di una donna diversa dalla moglie, dalla quale è però separato di fatto.
L’uomo si era sposato in Marocco circa tre anni fa e, dopo il matrimonio, si era trasferito in Italia insieme alla moglie, anch’ella poco più che trentenne. Nel tempo, tuttavia, il rapporto di coppia si è deteriorato e i due hanno intrapreso strade diverse, pur senza arrivare a una separazione formale. Il 35enne è quindi rientrato in Marocco, dove attualmente lavora.
Una settimana fa il fermo: essendo ancora legalmente sposato, la sua presenza con un’altra donna ha fatto scattare l’arresto per adulterio, reato previsto dalla legislazione marocchina, con il rischio di una condanna a diversi anni di carcere. L’uomo è stato processato a Rabat e la sua posizione appariva inizialmente complessa.
Determinante si è rivelato l’intervento dei familiari, che sono riusciti a mettersi in contatto con la moglie residente in Italia. La donna, assistita dall’avvocato Andrea Nobili, ha deciso di presentare una dichiarazione giurata di perdono, redatta davanti a un notaio e trasmessa alle autorità marocchine tramite il legale locale del marito.
Grazie a questo atto formale, previsto dall’ordinamento del Paese nordafricano, il procedimento si è concluso con la scarcerazione del 35enne. La vicenda si è così chiusa senza conseguenze penali, mettendo in evidenza le profonde differenze tra i sistemi giuridici e culturali in materia di diritto di famiglia e rapporti coniugali.
Diretta Samb