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SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Aggregazione con i valori del centro moderato e del Partito Popolare Europeo. Leo Bollettini, delegato provinciale del partito, ha delineato gli obiettivi per per le prossime elezioni a San Benedetto, sottolineando la necessità di un candidato che goda di credibilità e solida esperienza professionale o imprenditoriale: l’obiettivo dichiarato è spingere la città verso una nuova fase di sviluppo, superando la gestione attuale che molti esponenti definiscono stagnante.

I pilastri programmatici si concentrano su temi caldi come la "sicurezza, fondamentale anche in ottica turistica, e la riforma della viabilità": su quest’ultimo punto spicca la richiesta dell’arretramento dell’A14, tema per il quale Bollettini ha ricevuto piena delega dal partito regionale.

"La nostra strategia politica punta a coinvolgere i cittadini e a riportare la politica al centro della comunità come guida concreta, rifuggendo personalismi o astrazioni filosofiche, con un appuntamento chiave già fissato per il 23 gennaio quando si terrà il convegno nazionale proprio a San Benedetto".

Fabrizio Cipollini, delegato per Ascoli, ha ribadito l’importanza di "un’alleanza solida tra conservatori e popolari, collocando Base Popolare nell’alveo del centrodestra e richiamando figure storiche come Churchill e Reagan e la propria contrarietà rispetto alla filosofia woke".

Il coordinamento tra la costa e il capoluogo è visto come un asse di forza necessario per affrontare le sfide future, con l’idea di creare una rete di comuni attorno ai due centri principali: Caterina Rossi, referente per la costa nord del Piceno, ha confermato questa linea di cooperazione centrista, evidenziando come la situazione di crisi politica attuale richieda un contatto più diretto con i cittadini.

Le critiche alla situazione odierna non mancano: Ettore Perugini ha osservato come San Benedetto "stia vivendo di rendita rispetto a realtà più dinamiche come Civitanova", mentre Giovanni Grossi ha rilanciato la battaglia per il riconoscimento di "co-provincia per ottenere parità di contributi". Paolo Perozzi si sta occupando delle adesioni e nota come la città stia andando verso il decadimento, dopo l’ennesimo commissario prefettizio nominato per incapacità della politica.

Resta aperta la questione delle alleanze: il partito mira a compattare le forze di centro verso il centrodestra, ma non esclude la corsa con un proprio candidato e altri movimenti moderati qualora non si trovasse una sintesi comune, sostenendo parallelamente battaglie nazionali come la separazione delle carriere in magistratura.

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