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La madre di Matteo Concetti ha sporto denuncia ai carabinieri di Rieti, suo attuale luogo di residenza, per istigazione al suicidio.
Il giovane di 25 anni residente a Fermo da qualche anno è stato trovato morto nel bagno della sua cella a Montacuto, nella giornata di venerdì.
La madre, Roberta Faraglia, devastata dal dolore, non accetta la tragica fine del figlio e chiede giustizia.
Matteo era in isolamento nel carcere di Montacuto, ad Ancona, e la madre sospetta che qualcuno o qualcosa possa averlo indotto al suicidio. "Abbiamo denunciato questa e altre cose, voglio sapere com’è morto mio figlio."
La donna solleva dubbi sulla versione ufficiale dei fatti e afferma che il figlio si trovava in uno stato di malessere evidente: "Stava male, si era procurato tagli alle braccia – dice - che ancora si vedono. Da 4 settimane diceva che si sentiva esplodere la testa, che stava male e non aveva più le forze”.
La famiglia, distrutta dalla perdita, ha affidato il caso all’avvocato Giacomo Curzi, che aveva già lavorato al caso di Stefano Cucchi. La prima mossa sarà chiedere un accertamento sul cadavere, nominando un consulente di parte. Matteo stava pagando i suoi errori e aveva il diritto di essere curato, chiude la donna.
Gli atti verranno trasmessi per competenza alla Procura di Ancona, e la famiglia cerca risposte sulla tragica fine di Matteo Concetti, che era in carcere per scontare pene relative a reati commessi in passato, ma che secondo la madre aveva il diritto di ricevere cure adeguate e di poter sperare in una seconda chance ed in una seconda vita. 

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