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 È morto soffocato una "asfissia meccanica violenta". Sono le prime indiscrezioni che trapelano in merito all’autopsia sul corpo di Matteo Concetti, il 25enne nativo di Fermo ma di fatto cresciuto e vissuto a Rieti, trovato morto ad Ancona in carcere a Montacuto. Era rinchiuso in una cella di isolamento. Ad eseguire l’esame autoptico è stato il medico legale Raffaele Giorgetti, all’Inrca, su incarico del pubblico ministero Marco Pucilli.

Dopo la denuncia presentata della madre del ragazzo, la Procura ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per istigazione al suicidio del giovane che aveva problemi di natura psichiatrica. Stando ai primi esiti dell’accertamento, durato circa tre ore, a cui ha partecipato anche un perito di parte nominato dalla famiglia del giovane, il medico legale Andrea Mancini, la morte è compatibile con il suicidio avvenuto per impiccagione. Non c’erano segni di violenza sul corpo e sono stati fatti dei prelievi biologici che serviranno per sciogliere l’ultimo quesito, e cioè se il giovane, avesse assunto farmaci o droghe prima di morire. Gli esiti tossicologici non arriveranno prima di 60 giorni. La salma verrà ora liberata e consegnata ai familiari per il funerale che dovrebbe tenersi a Rieti. 

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