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Ancora una morte bianca, ancora un precario che non ritorna a casa dalla fabbrica. Al triste elenco di quella che l’Usb definisce "una carneficina" si aggiunge il nome di Roberto Caporale.

L’ultima vittima sul lavoro aveva 47 anni, era di Lanciano e aveva un contratto di somministrazione in Val di Sangro, alla Proma Spa di Atessa , azienda dell’automotive.
Secondo una prima ricostruzione era al lavoro vicino a una pressa quando è stato investito da un tubo metallico, sembrerebbe espulso all’improvviso dalla macchina, che lo ha raggiunto e trafitto all’altezza dell’addome. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime e a nulla è valso l’arrivo dei sanitari del 118 e dell’elisoccorso da Pescara. Ora è tutto in mano alla Procura di Lanciano.


"Angoscia, sgomento e rabbia sono i sentimenti che ci spingono ad alzare il livello di impegno contro questa vergogna. Ancora un precario che lavorava nella speranza di avere un posto fisso" commentano Fiom Cgil Chieti e Fim Cisl Abruzzo Molise che hanno proclamato due ore di sciopero, per questo martedì, nelle ultime due ore di ciascun turno nella fabbrica dove Roberto ha perso la vita. E nei prossimi giorni si annunciano altre manifestazioni.


"Il reato di omicidio sul lavoro e lesioni gravi e gravissime è una necessità irrimandabile - scrive la federazione Abruzzo e Molise dell’Usb - che ricorda il 2023 come "un anno orribile per l’Abruzzo, la regione con il maggior incremento di morti sul lavoro rispetto al 2022, quando già era aumentato il numero rispetto al 2021". Da mesi si raccolgono firme a sostegno di una legge di iniziativa popolare che prevede l’introduzione di tali reati e che costringerebbe il Parlamento ad affrontare il tema.


Nello stesso giorno, per infarto, è morto un dipendente della Walter Tosto mentre era al lavoro nello stabilimento di Chieti Scalo. Tonino Esposito, 51 anni di Penne (Pescara), carpentiere con 21 anni di anzianità aziendale, si è accasciato davanti ai colleghi che hanno dato subito l’allarme, ma ogni tentativo dei sanitari di rianimarlo è stato vano. 

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