Condividi:

PESARO - Non è oiaciuta alla maggioranza pesarese la "fuga in avanti" del centrodestra, che ha organizzato ieri pomeriggio una conferenza stampa per presentare le mozioni che verranno sottoposte questo pomeriggio al consiglio comunale sul caso affidopoli. 

"Anteporre una conferenza stampa da parte del centrodestra per anticipare i temi e i contenuti della relazione condivisa e delle mozioni che saranno discusse nel Consiglio comunale di domani (oggi, ndr) senza alcun contraddittorio da parte della maggioranza, la dice lunga sui veri motivi dell’incalzante richiesta di convocazione di questa seduta di consiglio comunale - è la nota del centrosinistra - Senza rispetto per la commissione Controllo e Garanzia e di tutti i consiglieri che ne fanno parte, ancora una volta il Presidente Lanzi dimostra tutta la sua scorrettezza istituzionale seguito dal gruppo di minoranza di cui fa parte. Un salto in avanti verso la stampa, per arroccarsi il merito di esser stato il primo ad anticipare il contenuto della relazione, che peraltro ha evidenziato la correttezza sostanziale degli atti dal punto di vista amministrativo, senza condividere la scelta col vicepresidente Marco Perugini che si è sempre dimostrato collaborativo e disponibile nello svolgimento dei lavori; un’azione politica e strumentale a discredito dell’Ente comunale, e la riteniamo inopportuna in quanto in atto un procedimento istruttorio di valutazione in mano alla Procura; azioni come queste possono mettere a rischio anche il corretto iter procedurale. Garantisti si son sempre dichiarati ma all’atto pratico si dimostrano per quello che sono, soprattutto il Presidente Lanzi, che ancora una volta istituzionalmente pecca di scorrettezza nei confronti dell’assise di cui fa parte, e anziché tenere un basso profilo in attesa che il procedimento arrivi alla chiusura delle indagini da parte della Procura, si mostra pubblicamente alla stampa con la minoranza, per soli scopi politici. Ci sarebbe piaciuto che la stessa velleità l’avesse espressa nei confronti del caso ATIM in Regione, dove è stata negata dal Presidente Acquaroli una seduta dell’assemblea per spiegare ai marchigiani le modalità di affidamento dei 12 milioni di soldi pubblici. Nessuna parola o accenno su questo da parte della minoranza pesarese che dimostra di essere corretta a fasi alterne: chiede chiarimenti sugli affidamenti pesaresi e silenzio assoluto sul caso ATIM, dove i “non so” di Acquaroli nell’intervista di Report sono stati a dir poco imbarazzanti per non aver saputo rispondere come sono stati affidati tutti quei milioni delle tasse pagate anche dai cittadini pesaresi. Abbiamo sempre ribadito la nostra richiesta di fare chiarezza e comprendere se ci siano state irregolarità, la giustizia farà il suo corso e saremo garantisti fino in fondo, senza renderci responsabili di aver giudicato e accusato preventivamente; loro non potranno dire altrettanto".

Tutti gli articoli